Sun si tiene stretta Java e lancia i primi nc

Si prepara il rilascio delle prime JavaStation, a un anno circa dal primo annuncio. Non mancano le sorprese, soprattutto sul piano architetturale.

Si attende per l’inizio dell’autunno il rilascio delle prime JavaStation
di Sun, che, dunque, arrivano a un anno dal primo annuncio, peraltro fatto
solo con qualche prototipo. Non mancano le sorprese rispetto a quanto
esibito allora. Su tutte, si può citare la versione modificata, a 100 MHz,
del processore MicroSparc II, denominata "ep" e dotata di interfaccia Pci,
gestione della memoria e capacità di virgola mobile montati sul chip.
Importante anche il supporto di interfacce bus multiple, ivi inclusi Pci,
Usb (Universal Serial Bus) e 1394, attraverso appositi driver e add-in, che
però non saranno disponibili prima di metà ’98. Si amplia, in ogni caso,
il
supporto degli standard tecnologici, in modo da offrire la possibilità di
connettere una più ampia gamma di perfieriche. Allo stesso tempo, il
prodotto è cresciuto anche sul fronte della comunicazione, ora aperta a
Token Ring, Isdn e Adsl.
Sarà disponibile un modello di JavaStation "high-end", in design slim
tower, con memoria flash e supporto del networking 100Base-T, a un prezzo
di 742 dollari. In aggiunta, Sun commercializzerà anche una versione più
vicina ai prototipi conosciuti, con il soprannome di "brick" (mattone) che
ne sottolinea la forma, a 599 dollari.
Parallemamente alle macchine, sarà pronta una nuova versione del sistema
operativo JavaOs; basata sul Java Development Kit, accanto a nuovo software
server-end stidiato per migliorare le prestazioni. Questo, nei piani di
Sun, dovrebbe risolvere i problemi di lentezza riscontrati nei test dei
mesi scorsi.
Sun sta comunque già guardando in là, verso la metà del 1998, allorqua
ndo
è prevista la seconda generazione di JavaStation, che includerà
caratteristiche più vicine ai classici pc. Tra l’altro, sarà allora
incorporato il primo processore MicroJava, in grado di eseguire nativamente
il linguaggio Java, senza alcun bisogno, come ora, di compilatori
just-in-time. Con lanuove JavaStion si potrà fare il boot anche da server
Windows Nt.
Nel frattempo, è arrivata la risposta di Sun alla lettera inviata da un
gruppo autorevole di costruttori (Compaq, Digital, Intel e Microsoft, come
si potrà leggere su Linea EDP On Line del 15/9), che le chiedevano di
cedere il controllo sugli sviluppi di Java e sul processo di
standardizzazione a un organismo super partes. Ed è una risposta
sostanzialmente negativa, anche se, si afferma, "i temi proposti nello
scritto sono stati discussi negli ultimi mesi con i diretti interessati e a
livello internazionale. Non si comprende come mai sia stata divulgata ai
media una lettera che riprende argomenti già trattati"
. Sun si è
riservata di esprimere i propri commenti direttamente all’Iso
(International Standard Organization), che dovrà giudicare fra non molto l
a
standardizzazione di Java.

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