Sun si fa piu aggressiva nello storage

Gli StorEdge T3 segnano una nuova tappa nell’estensione della casa di Mountain View verso il settore complementare a quello dei server. Scalabilit` e potenza sono gli obiettivi di tutte le innovazioni tecnologiche

Evidentemente a Sun il mercato dei server sta ormai piuttosto stretto
ed è nel naturale complemento dello storage che la casa californiana
cerca di trovare nuove fonti di reddito. Lo dimostra l’annuncio più
fresco, quello degli StorEdge T3, disk array pensati per il mondo
enterprise, facendo leva su un abbinamento di potenza e scalabilità,
con un adeguato condimento di servizi di rete. I T3 sono box in
configurazione rack, dallo spessore di circa 14,5 centimetri, che
possono contenere fino a nove unità da 18 o 36 Gb. L’unità singola è
stata pensata per impieghi nel workgroup, mentre le due unità
collegate via Fibre Channel offrono una soluzione di storage che il
product marketing manager, Bruno Mendolia, ha definito di tipo NoSpof
(No single point of failure). Rack multipli possono essere connessi
fini a raggiungere una capacità totale di 88 Gb.
Altro tratto distintivo dei nuovi array è il supporto di ambienti
diversi e non solo del proprietario Solaris, in un’ottica di tipo San
open system. Saranno così supportate le piattaforme Windows Nt e
2000, Hp-Ux, Aix e Linux. Sul piano architetturale, invece, il motore
hardware pipeline può ridurre l’accesso alla memoria cache,
aumentando così la velocità, senza nulla togliere all’affidabilità.
La mossa appare l’estremo tentativo di competere al livello di Emc,
soprattutto, andando a pescare fra le aziende che investono sul
fronte dell’e-commerce o nelle start up. Per differenziarsi, lo
storage business manager, Vittorio Giovani, ha fatto leva sulla
scalabilità nella doppia direzione (verso l’alto o verso il basso,
per consentire alle aziende di partire anche con poco e crescere in
modo graduale), ma anche sul corredo di software e servizi "che sono
di rete e non semplici box. Non ci interessa proporre prodotti che si
limitano a collegarsi alla presa elettrica da una parte e al socket
Ip dall’altra". Fra i programmi citati, si segnala Instant Image, che
consente di congelare un’immagine della situazione di storage e
usarla come restore in caso di necessità. La replica dei dati, poi,
può essere fatta sia in locale che in remoto e lo stesso accade per
prestazioni e diagnostica.

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