Sun rinuncia ad alcune strutture e licenzia il 9% dei dipendenti

La società procederà al taglio del 9% del suo personale dopo l’annuncio di un forte calo delle previsioni di fatturato dell’ultimo trimestre rispetto alle aspettative degli analisti.

Sun Microsystems procederà al taglio del 9% del suo personale dopo l’annuncio di un forte calo delle previsioni di fatturato dell’ultimo trimestre rispetto alle aspettative degli analisti. Secondo l’azienda nel periodo chiuso a settembre ci sarà una perdita pari a 7 centesimi di dollaro per azione e un fatturato di 2,9 miliardi. La media calcolata dagli esperti finanziari di Wall Street prevedeva invece di un utile di 4 centesimi per azione e di un fatturato intorno ai 3,2 miliardi. Appena una settima fa, la stessa Sun parlava addirittura di un utile prossimo ai 3,7 miliardi di dollari. Per la prima volta dopo l’inversione di tendenza dei mercati Sun ricorre alla misura estrema del licenziamento. Circa il 9% di una forza lavoro di 43mila persone verrà ridotto, parallelamente alla chiusura di strutture e uffici, in seguito all’impossibilità di mantenere gli stessi, incredibili livelli di crescita che Sun ha registrato lo scorso anno. La notizia ufficiale è arrivata nel corso di un’imprevista conferenza stampa convocata inaspettatamente nella mattinata di venerdì, all’apertura della Borsa. Scott McNealy, amministratore delegato di Sun e Ed Zander e Michael Lehman, rispettivamente Coo e Cfo dell’azienda, hanno spiegato che i conteggi relativi al primo quarto dell’anno fiscale 2002, quello appunto concluso in settembre, lasciavano spazio a una stima di 2,9 miliardi di fatturato. Le previsioni dell’estate non avevano tenuto in conto il perdurare della crisi e il suo allargamento all’Europa e all’Asia.

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