Sun rimanda l’aggiornamento dei blade

Slitta di alcuni mesi l’uscita dei nuovi sistemi “sottili” basati sui processori Athlon.

14 luglio 2003

Bisognerà aspettare almeno la fine dell’anno per disporre del secondo server blade sviluppato da Sun Microsystems.


Lo scorso febbraio, l’azienda aveva annunciato per la metà del 2003 il lancio del sistema Intel-compatibile, ma nei giorni scorsi i portavoce di Sun hanno rettificato tali previsioni, spiegando che attualmente la soluzione è in fase di test presso i siti di alcuni clienti.


I server blade sono sistemi che possono essere integrati in un singolo chassis con la stessa semplicità con cui si inserisce un libro in una libreria; il mercato, seppur giovane, sta vivendo una fase di notevole vitalità grazie all’impegno di aziende come Ibm, Hewlett-Packard, Dell Computer e Intel.


Il primo sistema blade di Sun, che consiste nell’integrazione di 16 blade con processore UltraSparc IIe dell’azienda in uno chassis di 5,25 pollici di altezza, è attualmente in fase di distribuzione.


Altre aziende del settore hanno già dovuto rinviare i tempi di uscita di alcune soluzioni, ma tali ritardi, così come succede per Sun, non sembrano forieri di gravi disagi, proprio in virtù del fatto che il settore si trovi ancora nella fase dei suoi primi, lenti sviluppi.


Tuttavia le potenzialità del mercato dei server blade sembrano elevate, come confermano gli analisti della società Illuminata: tali soluzioni possono rivelarsi estremamente adatte ad attività che partono da zero, sebbene il rovescio della medaglia sia rappresentato da costi ancora notevolmente alti, indipendentemente dalla convenienza di gestione.


Il blade di Sun x86, così nominato dopo l’ufficializzazione del set di istruzioni adottato da Intel e Amd, utilizzerà il processore Athlon Xp-m di Amd a 1.2GHz. Sarà disponibile per Linux o per la versione x86 del sistema operativo Solaris di Sun.


L’azienda ha inoltre allo studio un blade x86 a doppio processore, e programma il rilascio di un modello che integri un chip UltraSparc "dual-core" (due processori integrati nello stesso pezzo di silicio) entro la prima metà del 2004. Non si sa ancora se la macchina dual-core utilizzerà il processore Gemini di Sun, un design basato su chip UltraSparc II e indirizzato a server low-end.


La disponibilità dei blade x86 metterà gli utenti in grado di unire nello stesso chassis queste soluzioni con i blade UltraSparc, configurazione attualmente utilizzata in via di sperimentazione da Telus, azienda di telecomunicazioni canadese cliente di Sun. Un’altra novità è rappresentata dagli specialty blade, inseribili nello stesso chassis: Sun ha già avviato la distribuzione di un modello dedicato in grado di bilanciare i carichi su gruppi di blade, e sta pianificando lo sviluppo di un ulteriore modello mirato ad accelerare le transazioni web codificate secondo lo standard Secure Socket Layer (Ssl).


Il software di gestione dei server blade sviluppato da Sun rappresenta inoltre la prima concreta incarnazione della tecnologia N1, mirata a semplificare il lavoro degli amministratori per riconfigurare velocemente il lavoro assegnato a uno o più blade.


Per il 2004 è infine attesa l’integrazione della nuova tecnologia per le comunicazioni ad alta velocità InfiniBand. Per comunicare all’interno di uno chassis, spiegano i tecnici dell’azienda statunitense, i server blade sono attaccati a una serie di cavi ribattezzati "midplane"; attualmente le macchine di Sun comunicano utilizzando su questo midplane un tradizionale network Ethernet, ma dal prossimo anno la tecnologia InfiniBand dovrebbe essere adottata non solo per collegare un blade all’altro, ma anche per connettere lo storage esterno e i dispositivi per il networking.

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