Sun, nasce Open Solaris

Con il rilascio del primo componente aperto, parte la stagione open della società di Scott McNealy. Nel mirino, il government.

Come preannunciato, è arrivato il giorno di Solaris aperto.


Sun, infatti, ieri ha dato il via libera alla prima componente di Open Solaris, l’utility Dtrace, e ha confermato che le rimanenti parti del sistema operativo saranno rese opensource nel secondo trimestre del’anno.


Il varo dell’Os aperto è stato sancito dall ceo della società californiana, Scott McNealy, che ha ufficialmente lanciato il sito OpenSolaris.org e che ha dettagliato i piani per rendere disponibile la prima versione costruibile di Open Solaris con funzionalità attinte da Solaris 10 e inerenti i container, le funzioni di auto gestione, la sicurezza, lo stack Tcp/Ip e, alla fine, anche lo Zetabyte File System.


Il senso della presentazione di McNealy sta tutto nella spiegazione di Open Solaris: non un disperato tentativo di fronteggiare l’avanzata di Linux, piuttosto un passo deciso verso nuovi e attraenti mercati, che si sono mostrati ben disposti verso l’open source, come quello, generico, della Pubblica amministrazione.


Insomma, l’idea che fa propria McNealy è quella, anche di molti altri, system integrator compresi, che l’open source è una nuova modalità di compravendita di software, che privilegia non il possesso dei sorgenti, ma la proposta di servizi.


Nel dettaglio di Open Solaris a come è oggi, Dtrace è l’utility di ottimizzazione per il controllo delle performance che è stata creata per Solaris 10 ma che poi ha preso la via di Solaris Express.


Solaris 10, che dovrà dare altri contributi alla versione open, sarà disponibile per il download l’ultimo giorno di gennaio. Pacchettizzato, per il canale, a marzo.

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