All’indomani della decisione di non fare di Java uno x-link standard ufficiale; 001; A; 09-12-1999 x-fine-link , Sun ha rincarato la dose, iniziando a chiedere una royalty sull’utilizzo del marchio, almeno per i prodotti sviluppati con l’ultima version …
All’indomani della decisione di non fare di Java uno
x-link
standard ufficiale; 001; A; 09-12-1999
x-fine-link
, Sun ha rincarato la dose, iniziando a chiedere una royalty sull’utilizzo
del marchio, almeno per i prodotti sviluppati con l’ultima versione del
linguaggio, la Enterprise Edition (Ee) 2. La mossa si indirizza proprio ai
vendor di application server, come Bea e SilverStream, che più di altri
hanno contribuito al successo di Java negli ultimi anni. Peraltro, si
tratta di concorrenti diretti della Sun-Netscape Alliance, che nel prossimo
marzo dovrebbe annunciare la versione 6.0 di
x-link
iPlanet Application Server; 007; A; 10-12-1999
x-fine-link
. Alla citata categoria di costruttori, è stato chiesto di pagare una
valore del 3% sugli introiti ricavati tramite Java 2 Ee, qualora si intenda
supportare il marchio. Non è una cifra propriamente irrisoria, poiché su
un
ricavo fra i 10 e i 20 milioni di dollari, si andrebbero a pagare fra i 300
e i 400mila dollari, pena un intervento sui profitti o un taglio del budget
di sviluppo.
Per il momento, non sono molti i vendor che hanno siglato l’intesa ed è
tutto da vedere quale sarà l’impatto in un’area dove, sin qui, i vari Java
Development Kit, la Standard Edition e gli Enterprise JavaBeans sono stati
utilizzati liberamente, senza oneri economici.