Sun e Fsc varano gli Sparc Enterprise

I due vendor portano al debutto una nuova famiglia di server in grado di coniugare funzionalità di classe mainframe e sistemi aperti

Dopo due anni di lavoro, e oltre venti di collaborazione strategica, la sinergia tecnologica tra Sun Microsystems e Fujitsu (tramite Fujitsu Siemens Computers) approda a una nuova serie di prodotti commercializzati dai due vendor. L’obiettivo delle società è quello di coniugare classe mainframe e sistemi aperti, offrendo al mercato macchine con alti livelli di virtualizzazione. Sotto la nuova egida Sparc Enterprise, dunque, la famiglia di server di fascia alta e medio alta, equipaggiata con Sun Solaris 10, comprende a oggi tre nuovi modelli, affiancati da due macchine di fascia bassa che, in realtà, hanno solo un nuovo brand. I due entry level, noti come T1 e T2, oggi sono venduti con il marchio Sparc Enterprise T1000 e T2000 e usano il processore UltraSparc sviluppato da Sun; invece, i modelli midrange Sun Sparc Enterprise M4000 e M5000, nonché l’high end Sun Sparc Enterprise M9000 sono motorizzati dal processore Sparc64, sviluppato da Fsc. Secondo i manager delle due società, questi sistemi forniscono performance fino al 50% superiori rispetto ai server Sparc attuali e il loro triangolo progettuale è incentrato su reliability, availability e serviceability di classe mainframe.


Capitalizzando la propria esperienza nel network computing aperto e scalabile, Sun ha integrato l’expertise di Fujitsu nelle tecnologie di calcolo mission critical e nel design di processori ad alte prestazioni per rispondere alla crescente domanda di un’ottimizzazione dei sistemi, garantita da una gamma di tecnologie di partizionamento con modularità elevata. Per assicurare la protezione degli investimenti, a livello di codice binario, Sun garantisce la compatibilità di Solaris: in questo modo i datacenter motorizzati da macchine SunFire o Fujitsu PrimePower possono adottare la nuova piattaforma Sparc Enterprise.


I nuovi annunci, oltre a confermare la road-map aziendale, si inseriscono in uno scenario di intenti preciso. Sun, infatti, con l’aiuto di Fujitsu, ha deciso di investire nei sistemi dove le problematiche di gestione di calcolo sono più complesse sia sul fronte delle applicazioni di back office che negli ambienti di high performance computing, che, oltre a maggiori prestazioni, necessitano di una gestione intelligente delle risorse e di una riduzione degli interventi a livello di system management. Mercati più stimolanti rispetto a quelli dove la potenza viene usata solo per aumentare le performance al fine di ridurre i costi.

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