Sulla rampa di lancio Solaris 8

A meno di un anno di distanza dal lancio di Solaris 7, Sun ha già distribuito a 300 clienti-chiave e Isv la versione 8 del proprio sistema operativo Unix. Più che rappresentare una rivoluzione (come in genere accade quando si avanza di un …

A meno di un anno di distanza dal lancio di Solaris 7, Sun ha già
distribuito a 300 clienti-chiave e Isv la versione 8 del proprio sistema
operativo Unix. Più che rappresentare una rivoluzione (come in genere
accade quando si avanza di un numero intero negli upgrade), il prodotto si
presenta come base per una serie di evoluzioni che arriveranno nel corso
del tempo. Un’agenda dettagliata di queste progressive migliorie sarà
disponibile in prossimità della data di rilascio della versione finale
dell’Os.
Dunque, non saranno forzati i tempi di migrazione degli utenti, come invece
accadde in passato con il salto da SunOs a Solaris, cui i clienti
resistettero a lungo. Questa volta, invece, l’upgrade comporterà pochi
aggiustamenti iniziali e poi sarà migliorato a piccoli passi.
Solaris 8 uscirà per architetture sia Sparc che Intel e sta già funziona
ndo
su simulatori Ia-64. Sono supportati fino a 64 processori Sparc e un numero
ancora da definire per Intel. Sun sostiene che solo il 5% del codice
macchina va cambiato fra le due architetture.
Come sta succedendo per tutti i sistemi operativi, anche qui si prende atto
del fatto che occorre andare al di là della classica logica del server.
Ormai, le reti aziendali collegano tutti i clienti fra loro e all’esterno.
Pertanto, occorre prestare particolare attenzione alla scalabilità, alla
sicurezza e a un’apertura che consenta di connettere qualsiasi dispositivo
di rete che usi standard Web. Per raggiungere tutti questi obiettivi, Sun
ha diviso le funzioni del sistema operativo in moduli, incluso Easy Access
Server, per installazione, configurazione e gestione, nonché per gestire
la connettività con mainframe e Nt.
Altre aggiunte importanti per Solaris 8 sono il clustering di Full Moon,
che raggiunge gli otto nodi, e un’immagine di file system di stile
mainframe. Sono supportati anche percorsi multipli, per gestire differenti
compiti su differenti dispositivi. Particolare è la possibilità di
effettuare un reboot della vecchia versione, qualora la nuova non lavori
come atteso. A tutto ciò si aggiunge il supporto di Ipv6, IpSec e Mobile I
p.

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