Storage sempre più richiesto. Colpa dell’e-mail

Un’indagine condotta dalla Storage Netowrking Industry Association mette in luce la carenza sistematica di spazio di archiviazione.

30 aprile 2003 Le esigenze di spazio di archiviazione stanno addirittura superando i tassi di crescita definiti dalla famosa Legge di Moore. Il crescente appetito di memoria di massa è stato analizzato dal braccio europeo della Storage Networking Industry Association (Snia) e le indicazioni parlano di una crescita esponenziale, che rischia di sommergere i piani di molte aziende che stanno progettando i loro sistemi gestionali. “La continua esplosione del sovraccarico informativo dovuto ai database e alla posta elettronica non dà segni di cedimento – afferma Michael Grosbost, presidente di Snia Europa -. I responsabili dell’It aziendale affrontano una costante battaglia per il contenimento e l’efficace gestione di queste informazioni”. Circa un terzo dei rispondenti alla inchiesta Snia E-Storage Audit 2002 ammette che le necessità di spazio sono aumentate vertiginosamente, del 100% e oltre negli ultimi 12 mesi. In una risposta su dieci la crescita riferita è superiore al 200%. Tale livello di aumenti, sottolinea la Snia, imita e in determinati casi supera quelli fissati dall’autorevole Legge di Moore, secondo cui il numero di transistor in un microprocessore è destinato a raddoppiare ogni 18 mesi. Il generale consenso tra i partecipanti al survey è che questa tendenza proseguirà anche per tutto il 2003. Il primo responsabile, secondo l’indagine, è la crescita in volume di database e posta elettronica, un fattore del tutto prevedibile visto l’ammontare dei dati generati da queste due applicazioni. Oltre sette rispondenti su dieci accusano, in particolare, i formati di database “tagged”, mentre nel 63% dei casi il maggior responsabile della crescita resta l’e-mail. Tra le applicazioni meno “fameliche” in questo momento, il Crm e l’e-commerce. Una indicazione di possibile rallentamento dell’economia, sottolinea Grosbos, oppure il segno “della reticenza da parte delle aziende a utilizzare appieno queste due tecnologie”. L’indagine Snia rivela anche che se i costi complessivi di conduzione sono un aspetto prioritario per chi acquista una soluzione di storage, anche le difficoltà amministrative e di integrazione destano parecchie preoccupazioni. Anche per rispondere a questo segnale d’allarme, la Snia, nelle ultime settimane, ha rilasciato la versione preliminare delle Storage Management Initiative Specification (Smi-S), che mirano a facilitare la gestione dello storage armonizzando le diverse soluzioni presenti sul mercato. Oggi focalizzate sui vettori di dischi, le Smi-S entro giugno, con la versione 1.1, si occuperanno anche della gestione dei volumi, delle estensioni di dispositivo, di apparati Nas e iScsi.

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