Storage in “vetrina” per LaCie

Il produttore presenta una nuova formula commerciale basata sui temporary shop e ribadisce il ruolo del canale per il valore aggiunto dell’offerta. Dall’acquisizione della piattaforma “Woilà” di Caleido il progetto di uno storage online e condiviso

«Il temporary store fa parte del complesso di iniziative portate avanti da LaCie per dare valore aggiunto alla propria offerta».

Patrice Henry, country manager per l’Italia e responsabile worldwide di canale di LaCie, giustifica in questi termini l’avvio del ciclo di esposizioni provvisorie dei prodotti appartenenti alle linee dello storage e delle periferiche che, partendo dall’Italia, toccherà le principali città europee.

«Per ora si tratta di un esperimento – precisa Henry – che però, se riscuoterà un buon successo di pubblico, sarà replicato in tutto il Vecchio Continente. Il mercato dello storage, infatti, nonostante gli ottimi trend di crescita esibiti, in particolar modo sulla piazza italiana, soffre gli effetti di un’accanita concorrenza, che rende sempre più difficile per i player del settore proporsi ai clienti in maniera competitiva, facendo così emergere la necessità di individuare nuovi modelli di sviluppo dell’offerta».

In quest’ottica, per il vendor francese è fondamentale far percepire al target l’unicità del proprio marchio sul mercato; da qui, appunto, l’idea dei temporary shop, che nei piani della società parigina svolgono il ruolo di innovativo punto di contatto con l’utenza consumer, allettata, poi, dalle funzionalità delle nuove soluzioni per lo storage e per le applicazioni multimediali domestiche rappresentate da “LaCie Data/Share”, “LaCie Rugged Xl”, “LaCinema Classic Bridge”, “LaCinema Black Play” e “LaCinema Black Record”.

L’attività del produttore in direzione della creazione del valore aggiunto, infine, si completa con la recente acquisizione della società svizzera Caleido, autrice di “Woilà”, una piattaforma per la condivisione online dello storage.

«Sul modello di Facebook, dare vita a una comunità virtuale in cui sia possibile mettere a disposizione degli “amici” i dati memorizzati: è questa la frontiera a cui LaCie intende condurre i propri clienti – dichiara Henry -.»

D’altro canto, il country manager non dimentica l’esistenza di modi più convenzionali per tenere alto il nome del brand nel pubblico; in primis, il canale, utile soprattutto a presidiare le fasce dell’utenza prosumer e professionale cui il vendor si rivolge.

«Una delle risorse più importanti su cui LaCie fa affidamento per competere in maniera vincente nel mercato italiano sono i nostri rivenditori – spiega il manager -. Il channel program “LaCie PROgram +”, infatti, mette a disposizione di reseller, Var e corporate dealer tutti gli strumenti necessari per sviluppare le rispettive competenze tecnologiche e le capacità di vendita, così da rendere ancora più appetibile la nostra offerta».

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