Stop al supporto di Uddi: non serve più

Ibm, Microsoft e Sap non alimenteranno più il registro dal 12 gennaio. Perhé i Web service sono ormai un dato di fatto.

L’Uddi (Universal Description, Discovery and Integration) Business Registry potrebbe avere i giorni contati. Microsoft, Ibm e Sap, infatti, hanno deciso di interromperne il supporto a partire dal prossimo 12 gennaio.


L’iniziativa Uddi, di fatto un catalogo in stile pagine gialle per la classificazione e il reperimento dei Web service fruibile da parte delle aziende, fu avviata nel 2000 (a patrocinarla, tra gli altri, Ariba, Ibm e Microsoft) e poi sottoposta all’Oasis due anni più tardi.


Doveva servire per promuovere la standardizzazione delle specifiche e fungere da test per l’interoperabilità dei servizi Web e, in tal senso, l’obiettivo è stato ampiamente centrato. E sarebbe proprio questo il motivo per cui i tre Big hanno deciso di interromperne l’attività: sostanzialmente, ora che i Web service e le specifiche Uddi sono standard maturi e appoggiati da un numero significativo di produttori, non è più necessario mantenere in vita un registro apposito.


D’altro canto, ribaltando la medaglia, la cessazione di attività del catalogo significherebbe anche un suo fallimento. Se Uddi, infatti, ha funzionato bene per promuovere le specifiche alla base delle SOA, ha deluso come strumento di interconnessione per il business tra le aziende. A dare questa lettura non banale è un analista di ZapThink.

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