Steve Jobs e il coccodrillo

Un necrologio pubblicato per errore riporta in auge le discussioni sul futuro di una Apple senza Steve Jobs.

La pubblicazione per errore del necrologio dedicato a Steve Jobs da parte di Bloomberg nel pomeriggio di ieri ha fatto il giro del mondo e chi per tradizione o cultura non ha parlato di scaramanzia, ha comunque ricordato quando lo stesso inconveniente accadde a Mark Twain. Allora, lo scrittore spiritosamente inviò un telegramma al New York Journal, che ne aveva annunciato la dipartita, parlando di “notizia fortemente esagerata“.

Inconveniente giornalistico a parte, la notizia rimbalzata di testata in testata e di blog in blog (incluso uno spiritoso Bloomberg accidentally kills Apple Ceo Steve Jobs, scelto dal britannico Pc Advisor) ha riportato in auge le discussioni di qualche settimana fa, quando il manager di Apple comparve particolarmente provato e dimagrito davanti alla platea degli sviluppatori Mac.

Allora l’effetto fu tale che il titolo dell’azienda in Borsa subì un vero e proprio crollo, tanto da rendere necessaria una smentita e una rassicurazione.
Oggi, di nuovo, le speculazioni si riaccendono su una società il cui futuro è ancora strettamente connesso alla presenza del suo mentore.

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