L’impegno della società nei confronti di questa nuova tecnologia si concretizza attraverso l’upgrade di modelli e la disponibilità di ControlCenter, scaricabile da Internet.
Sono già trascorsi alcuni mesi dall’annuncio del nuovo standard V.92 e dalla relativa apparizione sugli scaffali di modem che vi aderiscono. De facto, i modem basati sul precedente standard V.90 sono praticamente scomparsi, anche a causa del progressivo avvicinamento di prezzo dei due modelli. In realtà però risulta praticamente impossibile utilizzare i vantaggi offerti da questo nuovo standard.
Come è emerso da un incontro organizzato da U.S. Robotics, il mercato, da parte dell’utente è pronto a questa nuova tecnologia e si segnalano significativi aumenti di domanda di modem, tutti focalizzati sul nuovo protocollo (30.000 nuovi utenti in Italia entro la fine dell’anno in corso), come ha sottolineato Maurizio Negri, country manager dell’azienda. Sul fronte invece degli ISP, manca, a parte qualche servizio sperimentale sparso per il mondo, un reale adeguamento a questa nuova tecnologia. Anche sul fronte dei telco la situazione non è migliore. Per funzionare correttamente questo standard richiede non solo l’avviso di chiamata attivo, ma anche l’invio del numero chiamante al terminale ricevente, funzione in molti casi non ancora abilitata.
Ricordiamo, infatti, a questo proposito, che il nuovo standard V.92 include tre funzionalità, nella prima delle quali risiede la criticità di quanto appena evidenziato sul fronte ISP e Telco. La prima, infatti, denominata Modem On Hold (modem in attesa), permette agli utenti di sospendere una trasmissione dati per rispondere a una telefonata e quindi riprendere la trasmissione originale senza perdere nel frattempo la connessione. Questa funzione permette l’utilizzo ottimale di un’unica linea telefonica, eliminando la necessità di una seconda linea dedicata e le perdite di tempo associate all’interruzione e al ripristino della connessione Internet. Per usufruire di questo servizio occorre richiedere alla propria compagnia telefonica l’attivazione del servizio di avviso di chiamata.
A questa prima se ne affiancano altre due. La seconda, la funzione Quick Connect consente di abbattere i tempi di connessione del modem memorizzando le condizioni della linea di collegamento verso il server dial-up. Queste informazioni vengono utilizzate per accelerare i collegamenti eliminando l’esecuzione dell’intera sequenza di negoziazione tra i modem: gli utenti hanno così la possibilità di ristabilire la connessione molto più rapidamente, con una notevole riduzione dei tempi di attesa. Si rivela particolarmente utile a chi usa sempre lo stesso provider, caso molto diffuso a livello di connessioni a Internet. Naturalmente l’aumento della velocità di connessione è legata alle condizioni di linea locali.
La terza funzione è la così detta V.PCM-Upstream. Con il nuovo standard i modem sono in grado di effettuare trasmissioni upstream con una velocità fino a 48.000 bit per secondo (con lo standard V.90 la velocità di upstream era limitata a 31.200 bps). Questa funzionalità consente upload e download più rapidi. Grazie all’interfaccia software programmabile, ogni volta che gli utenti si collegano a Internet possono scegliere velocità di download inferiori a vantaggio di velocità di upload superiori.
L’impegno di U.S.Robotics nei confronti di questa nuova tecnologia si concretizza attraverso l’upgrade di modelli precedenti e la disponibilità di un software, chiamato ControlCenter, scaricabile da Internet (www.usr-emea.com).