Stampare senza fili

La diffusione delle reti wireless contribuisce all’utilizzo di dispositivi esenti da cavi. Ecco come funzionano.

Novembre 2009 Le reti senza fili si stanno diffondendo sempre più,
grazie alla semplicità e velocità di installazione. Basta infatti
collegare un access point o un router wireless e configurare, tramite software,
i client che devono comunicare tra loro. Svaniscono quindi i costi legati alla
stesura dei cavi e ai problemi correlati (canaline non predisposte per il cablaggio,
mancanza di passaggi tra un ufficio e l’altro, e via dicendo). In più,
la quasi totalità degli Internet provider offrono, senza un incremento
della bolletta, router Wi-Fi che possono essere sfruttati anche per gestire
dispositivi come i Personal Digital Assistant (PDA), gli smartphone e le stampanti.

Queste ultime, grazie alla presentazione di numerosi modelli Wi-Fi dal prezzo
contenuto, stanno diventando interessanti anche per le piccole aziende e gli
studi professionali che devono posizionarle in luoghi non facilmente raggiungibili
dal cavo di rete. In questo articolo cercheremo di svelare i segreti delle stampanti
wireless e di facilitarne non solo la scelta ma anche l’installazione.

Una per tutti
Quando più utenti devono utilizzare la medesima stampante è possibile
seguire due strade: collegarla a un elaboratore (meglio se si tratta del server)
e condividerla tramite Windows oppure acquistarne una dotata di interfaccia
di rete. Nel primo caso si ha il vantaggio di poter sfruttare qualsiasi periferica
ma lo svantaggio di dover tenere sempre acceso il PC a cui è collegata.
La seconda soluzione è sicuramente quella più interessante, considerando
che il numero di stampanti provviste di interfaccia Ethernet o Wi-Fi è
ormai elevato e il prezzo è contenuto.

Ma come funzionano questi modelli? La risposta è molto semplice: presentano
un vero e proprio “computer” completo di software che gestisce la
connessione alla LAN e i processi di stampa. In questo modo, per funzionare
non devono appoggiarsi a nessun elaboratore. Per quanto riguarda l’utilizzo
pratico, Windows è in grado di rilevare facilmente i dispositivi di rete
e utilizzarli come se fossero in locale, l’unico inconveniente rimane
la relativa lentezza dovuta al traffico della LAN. Ricordiamo che per aggiungere
una periferica di rete è sufficiente andare in Pannello di controllo/Stampanti,
scegliere Aggiungi stampante dal menu File, selezionare Aggiungi stampante di
rete, Wireless o Bluetooth e seguire le indicazioni che compaiono a video.

Senza fili è meglio?
Come già accennato, in commercio esistono stampanti dotate
di interfaccia sia Ethernet 10/100 sia Wi-Fi. Quale standard conviene adottare?

La soluzione cablata ha il vantaggio di offrire una velocità superiore,
si parla infatti di 100 Mbit al secondo contro i 54 dello standard 802.11g.
Il vero punto di forza della soluzione wireless è la facilità
di installazione; basta, infatti, una presa di corrente e in pochi minuti si
è in grado di sfruttare la macchina. In più, quando si utilizza
un notebook sia a casa sia in ufficio, è comodo non dover scollegare/ricollegare
i cavi tutte le volte che si cambia ambiente, infatti Windows è in grado
di connettersi automaticamente a una LAN senza fili.

Quali standard Wi-Fi utilizzano le stampanti? Poiché si tratta di periferiche
abbastanza recenti, la quasi totalità dei modelli sfrutta quello 802.11g
e solo alcuni dispositivi come la Canon SELPHY CP780 sono in grado di ricevere
informazioni anche tramite Bluetooth (ad esempio per gestire immagini provenienti
da un cellulare o da un PDA).

Il router wireless
Di base le reti senza fili si basano su un apposito router, anche se questo
apparecchio è indispensabile solo quando si devono far colloquiare più
elaboratori. Bisogna infatti sapere che un sistema Wi-Fi può essere configurato
per lavorare in modalità Ad Hoc o Infrastruttura. La prima consente la
connessione diretta di due sole unità (per esempio un notebook con una
stampante), mentre la seconda permette di unire più computer e periferiche
tramite un router/access point che smista il traffico di rete. Fortunatamente
il prezzo di questi dispositivi è calato sensibilmente, tanto che in
commercio si trovano modelli dal costo contenuto come il Sitecom Router Wireless
Broadband 54g (30 euro circa) e il Netgear DG834GTIT (60 euro circa) che in
un unico contenitore racchiude un modem ADSL, un router, un access point wireless
e uno switch 10/100 a 4 porte.

Wi-Fi per tutti i modelli
Quando si possiede una stampante senza interfaccia Wi-Fi (per esempio una laser
non molto recente) non sempre è necessario sostituirla con un modello
utilizzabile tramite onde radio. Esistono infatti dei dispositivi, denominati
Print server, che consentono di interfacciare qualsiasi periferica USB alla
rete wireless. Questi apparecchi sono infatti dotati di una o due porte USB
dove si collegano le macchine (alcuni gestiscono anche i dischi esterni) e di
un’interfaccia che colloquia con il router senza fili. Tra i Print server
in commercio ricordiamo il Linksys PrintServer Wireless G (80 euro circa), in
grado di gestire anche i multifunzione, oppure il più sofisticato e costoso
D-Link Print Server Wireless 802.11g (120 euro circa), che consente la connessione
di due stampanti con interfaccia USB e una con porta parallela.

Nei negozi si trovano inoltre router ibridi, capaci di gestire una rete cablata/wireless
e dotati di due porte USB che permettono di trasformare le tradizionali stampanti
in dispositivi di rete. Tra questi ricordiamo il Netgear WGP5606 (costa 99 euro

circa) che offre quattro porte Ethernet 10/100 e due USB.

Il posto giusto
Uno dei problemi che affliggono le reti wireless è la potenza del segnale
ricevuto dai dispositivi. Questo parametro può infatti influenzare la
velocità di trasferimento dati e quindi quella di stampa. Bisogna infatti
sapere che le onde radio possono essere attenuate se non bloccate da barriere
come i muri o, peggio ancora, da ostacoli contenenti reti metalliche. Per minimizzare
questo inconveniente bisogna effettuare dei test per trovare la giusta posizione
alle diverse periferiche che compongono il sistema. Per compiere questa operazione
non sono necessarie apparecchiature sofisticate; basta infatti sfruttare un
computer portatile wireless e controllare l’indicatore dell’intensità
del segnale presente nella finestra delle proprietà della scheda di rete.
In commercio sono inoltre reperibili antenne, direzionali o omnidirezionali,
in grado di aumentare l’intensità del segnale di circa 15/18 db.

La sicurezza delle reti senza fili
Il segnale trasmesso da un router wireless può essere facilmente intercettato
anche al di fuori dell’ambiente in cui opera; di conseguenza sono stati
studiati tre diversi sistemi di protezione che purtroppo a volte non vengono
attivati dall’utente. Il primo, denominato WEP, è stato sviluppato
per i dispositivi conformi all’802.11b e risulta ormai superato dai più
recenti WPA e WPA2, accompagnati dai sistemi di crittografia TKIP oppure AES.

Quando s’installa un router wireless, oltre ad attivare la sicurezza,
è consigliabile cambiare la password dell’amministratore, poiché
quella del produttore è facile da individuare (è la stessa per
tutti gli apparecchi). Dopo aver configurato tutti i client, stampanti comprese,
è inoltre preferibile evitare che il router trasmetta in chiaro il nome
della rete (denominato anche SSID). In tal modo, quando si chiede a Windows
di cercare le LAN wireless della zona, la propria non verrà rilevata.

Gli standard wireless
Le tecnologie utilizzate dalle reti wireless si basano sulla famiglia di protocolli
identificati dalla sigla 802.11 seguita dalle lettere “a”, “b”,
“g” oppure “n”. Queste ultime evidenziano la velocità
di trasmissione e la banda di frequenza su cui trasmettono. L’802.11a,
mai utilizzato nel nostro paese, permette l’invio dei dati fino a 54 Mbit/secondo
ma opera con una frequenza di 5 GHz riservata ad altri scopi.

Per questa ragione è stato studiato l’802.11b, che ha una velocità
di trasferimento di soli 11 Mbit/s ma lavora a 2,4 GHz, banda non sottoposta
a vincoli. Anche il più recente 802.11g trasmette a 2,4 GHz, ma offre
una velocità di 54 Mbit/s e una maggiore sicurezza (supporta la crittografia
WPA, mentre l’802.11b si basa sulla meno affidabile WEP). L’ultimo
membro di questa famiglia è l’802.11n, che opera nella banda dei
2,4 GHz con una velocità massima di 250 Mbit/s.

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