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Le stampanti multifunzione al tempo della fattura elettronica

Da ormai molti anni periodicamente si assiste a previsioni funeste per il mondo delle stampanti. La sempre maggior diffusione della trasformazione digitale, e di vari processi di digitalizzazione, dovevano segnare in qualche modo la parola fine a decenni di carta stampata.

La realtà dei fatti ha (finora) raccontato una storia profondamente diversa: se da un lato è pur vero che la percentuale di documenti stampati si è probabilmente ridotta, d’altro canto il volume di dati circolante è aumentato in maniera impressionante. Il risultato? Un lento e costante aumento del numero di pagine stampate in tutta Europa.

L’Italia presenta, lato printing, alcune importanti peculiarità. Prima di tutto, un numero importante di adempimenti burocratici.

La recente introduzione della fattura elettronica fra privati ha sicuramente comportato rilevanti cambiamenti da questo punto di vista, di fatto “pensionando” una serie di stampanti dedicate solo a questo scopo, ma sicuramente inadatte a utilizzi più qualitativi.

Tuttavia, è tale la consuetudine a ricevere e inviare documenti cartacei, che per l’utente medio pare essere cambiato poco: perfino le grandi utility, pur indicando chiaramente che si tratta solo di un pro forma, inviano il documento cartaceo in tutto e per tutto identico a quello pre-fatturazione elettronica.

Evidentemente, questi comportamenti che potremmo definire “legacy” sono destinati a diminuire gradualmente.

Superato il vincolo di utilizzo legato alla fatturazione, il ruolo delle stampanti in azienda (PMI in testa) è destinato a diventare più ampio, e per questo la scelta della periferica potrebbe orientarsi con una certa naturalezza verso le stampanti multifunzione.

Questi device offrono all’utente una grande flessibilità d’uso. Lontani ormai dai modelli dei primi anni 2000 (pensati per lo più per ambienti domestici) i multifunzione moderni permettono di ottemperare a una grande gamma di compiti con prestazioni eccellenti: stampa, scansione, fotocopia e fax, il tutto con collegamento alla rete locale.

Le performance e i costi/copia sono migliorati in maniera sensibile nel tempo. E la costante discesa dei prezzi permette anche a piccole imprese di accedere a dispositivi che in passato erano sicuramente troppo onerosi.

L’evoluzione tecnologica ha peraltro portato i produttori su strade talvolta piuttosto diverse, ma in ogni caso raggiungendo lo scopo di portare sul mercato scelte in grado di soddisfare una platea piuttosto eterogenea.

Nel nostro articolo ci concentreremo su modelli in formato A4, e dedicheremo un successivo approfondimento ai modelli che sono in grado di stampare anche su fogli A3.

Come abbiamo ricordato all’inizio, il trend di stampa rimane in positivo. Facile quindi immaginare che il mercato dei sistemi multifiunzione sia appetibile, ed è proprio così: praticamente tutti i big del settore printing hanno prodotti dedicati, e non di rado costituiscono una parte importante del fatturato.

Nella scelta delle stampanti, sono opportune una serie di considerazioni molto soggettive. Trattandosi di prodotti multifunzione, è molto probabile che l’uso non sia necessariamente egualmente distribuito fra le varie possibilità d’uso.

Potrebbe (ad esempio) servire un modello che sia più veloce, oppure servirne uno di cui ci interessa maggiormente la capacità di scansione. O ancora, la stampa a colori può essere elemento dirimente. Lo stesso modello perfetto per un cliente potrebbe lasciare davvero insoddisfatto qualcun altro.

Brother

BROTHER

Parliamo di una azienda giapponese davvero storica, con oltre 110 anni di attività alle spalle. Nata come produttrice di macchine per cucire (e di cui ha venduto ben oltre 60 milioni di esemplari) ha nel tempo diversificato la produzione, e la produzione di stampanti è una parte importante del mondo Brother.

La società nipponica ha affrontato il tema printing in modo molto ordinato e facilmente comprensibile anche per l’utente: il formato di carta A3 è infatti appannaggio delle MFP con tecnologia inkjet , mentre il format A4 è popolato di stampanti laser. Va detto che Brother propone davvero moltissimi modelli A4, con prezzi a partire da circa 100 euro: una fascia di prezzo fino a poco tempo fa presidiata da stampanti inkjet.

Sono, al momento in cui scriviamo, ben 25 i modelli proposti. Si  spazia dalla DCP-1510, entry level da 20 pagine al minuto, interfaccia USB 2.0 e toner da 1000 pagine, fino alla MFC-L6900DWT, capace di 50 pagine/minuto, cassetti per oltre 1000 fogli, e toner da 20000 pagine.

Per una stampante, e in questo le MFP non fanno certo eccezione, le performance e le opzioni sono sicuramente un punto importante; non meno rilevante però è il costo di stampa. Ricordiamo che, generalmente, stampanti di fascia superiore (a fronte di un costo di acquisti più alto) hanno un costo copia più basso. Vale anche nel caso dei due estremi sopra proposti: per la DCP-1510 siamo sopra i 6 centesimi per pagina, mentre MFC-L6900DWT non arriva neppure a 2 centesimi. Quindi, la quantità di pagine che stamperemo influenzerà in maniera importante la scelta di acquisto, e questo vale per qualsiasi marca si preferisca.

Un buon esempio della lineup di Brother è MFC-L5750DW.

Questo modello si distingue per un motore di stampa da 40 ppm, scanner Dual CIS da 20 scansioni/minuto e vassoio carta da 250 fogli.

La connettività comprende, oltre alla classica USB 2.0 anche gigabit ethernet, e WiFi, fra cui però è assente il protocollo 802.11ac: in ambienti particolarmente affollati di segnali WiFI, potrebbe essere un piccolo limite. Ampio il supporto al mondo mobile, sia Android che iOS, così come i protocolli di sicurezza. Il costo per copia, usando il toner ad alta capacità da 8000 pagine, è di 3 centesimi. Per volumi di stampa più elevati, Brother propone come accessori ulteriori cassetti per fogli, da 250 o 520 pagine.

CANON

Celebre azienda giapponese, Canon è fra i leader di mercato in numerosi settori: dal printing, alle fotocamere fino alle videocamere. La forte propensione per il settore photo/video è ben evidente dal fatto che, fin dalla sua fondazione nel 1937, è stata proprio la produzione di macchine fotografiche il cuore della attività. Naturale quindi arrivare al settore stampe fotografiche, e successivamente al printing a tutto campo.

Oggi Canon propone, fin dal proprio sito web, una chiara distinzione fra prodotti business e prodotti PMI/home. Alcuni prodotti rimangono ovviamente condivisi; un discreto numero di prodotto si presta infatti ad essere utilizzato in entrambi i mercati.

Canon utilizza la tecnologia inkjet in ambito professionale soprattutto per il settore della grafica professionale. In campo office, esiste la linea Maxify, di cui MB2750 è un ottimo esempio. Viene proposta per ambienti di home office, con carichi di lavoro entro le 1000 pagine mese. Ad un  motore di stampa di 24 pagine/minuto, abbina un valido scanner con ADF da 50 fogli. La possibilità di stampare a colori e su carte ad elevato spessore può costituire un valore aggiunto.

La base dell’offerta di MFP laser è, invece, i-SENSYS MF3010. Per 200 euro, avremo una multifunzione 3 in 1 (che ricordiamo significa stampa, copia e scansione) da 18 pagine/minuto , interfaccia USB 2.0 e toner da 1600 pagine.

I top gamma di Canon raggiungono prestazioni e prezzi indubbiamente fuori target per il nostro articolo. Non è certo un demerito: Canon presidia in maniera importante il mercato large enterprise, con modelli di MFP come  la serie imageRUNNER ADVANCE C7500, in grado di arrivare a 80 pagine/minuto, e fino a 9300 fogli nei vari cassetti. Evidente quindi che il target di riferimento è molto lontano dal mondo PMI.

Una scelta sicuramente più allineata è Canon i-SENSYS MF426dw. 520 euro il prezzi di listino, per una MFP 4 in 1 capace di 38 pagine/minuto come motore di stampa, coadiuvato dal cassetto da 250 fogli. Lo scanner è in grado di processare 13 pagine/minuto a colori, e 38 in bianco/nero.

La connettività è composta da porta USB 2.0, gigabit ethernet e WiFi. Anche in questo caso è assente la rete 802.11ac; vale quindi l’analoga riflessione fatta in precedenza sull’eventuale sovraffollamento della rete wireless. Completo il supporto agli ecosistemi mobile, e altrettanto ampia l’attenzione ai protocolli di sicurezza. Il toner ad alta capacità da 9200 pagine permette di contenere il costo copia a 2,6 centesimi. Il toner standard da 3100 pagine sposta decisamente verso l’alto i costi, arrivando ad oltre 4,5 centesimi per pagina.

epson workforce

EPSON

Epson è un nome che non ha certo bisogno di introduzione. Sul mercato dal 1961, nasce come brand nel 1975 , e da allora è sempre stato uno dei pesi massimi del settore printing ma non solo: anche videoproiettori, scanner e perfino robot industriali fanno parte della famiglia Epson.

Nel contesto del settore stampa, Epson abbraccia un largo ambito di utilizzi, che vanno dalla stampa professionale a largo formato, passando per stampanti POS , ad aghi, laser, injket e ovviamente MFP.

Epson ha da tempo scommesso con forza (ed investimenti) nella tecnologia inkjet anche in ambito business, e non solo su macchine entry level. Il produttore giapponese ha certamente a catalogo un buon numero di modelli laser, tuttavia il trend è quello di spostare gradualmente il focus verso l’inkjet, come è evidente fin dalla home page di Epson stessa.

Alla base della proposta Epson, WorkForce WF-2630WF. Un modello 4 in 1 a colori, con motore di stampa da 10 pagine/minuti, ADF da 30 pagine e costo copia di 4.5 centesimi per pagina in bianco/nero. A titolo di completamento, il costo per stampa a colori è di circa 10 centesimi. Questa cifra tuttavia va considerata molto attentamente: se è evidente che nel caso della stampa bianco/nero si tratta prevalentemente di testo, spesso l’uso del colore prevede una copertura del foglio significativamente superiore: ad esempio, aggiungere foto o loghi. In tutte queste situazioni, è assolutamente normale e prevedibile avere un costo di stampa ben superiore.

A riprova della volontà di Epson di aggredire ogni mercato (compreso il large enterprise) con prodotti inkjet, vi segnaliamo WorkForce Pro WF-C8690D3TWFC. 35 pagine/minuto di velocità di stampa, 1000 fogli di autonomia, e soprattutto un costo copia davvero incredibile: siamo nell’ordine dei 3,5 millesimi di euro.

Epson spinge fortissimo sulla tecnologia RIPS (Replaceable Ink Pack System): le sacche di inchiostro da ben 84000 pagine riduce anche il TCO, sia grazie al consumo energetico sensibilmente inferiore rispetto a stampanti laser, che al fermo macchine ridotto per la sostituzione dei materiali di consumo.

In virtù di questa capacità di contenere costi ed interventi tecnici, Epson ha adottato un go to market che non punta sulla vendita tradizionale, ma tramite canale (oggi sempre più propenso al noleggio a lungo termine) e con un canale verticale, denominato Print365. Un semplice wizard online permette di far collimare le esigenze lavorative con i prodotti (e relative opzioni o accessori) di Epson.

I prezzi variano da 29 a 149 euro, in questo casi IVA esclusa.

HP

Altro brand di origini antiche: dobbiamo risalire al 1939 per trovare la data di fondazione. Nota come Hewlett Packard fino al 2015, la società è ora distinta in due diverse entità: HP Inc. per il mondo home, printing e computer, e Hewlett Packard Enterprise dedicato al mondo enterprise.

HP è da sempre uno dei più grandi produttori di stampanti al mondo; la presenza nel settore MFP certo non è una novità per l’azienda statunitense.

Al pari di Epson, anche HP ha intrapreso un percorso di sviluppo della tecnologia inkjet con spiccate attitudini business. Page Wide comprende molti prodotti, fra cui una serie di MFP piuttosto performanti. Al fianco dell’inkjet, HP continua comunque a puntare concretamente anche su prodotti laser, come ad esempio LaserJet Pro M227sdn: per 240 euro, avremo un 4 in 1 con connessione USB 2.0 ed ethernet, 18 pagine/minuto di velocità di stampa e cassetto da 250 fogli, oltre ad un ADF da 35 fogli. Il costo copia è di circa 4 centesimi per pagina. Un esempio di prodotto Page Wide, è HP PageWide 377dw: costo copia di 2 centesimi, velocità di ben 45 pagine/minuto, vassoio da 500 fogli (con opzione per altri 500) e  connessione WiFi, USB 2.0 ed ethernet.

HP è sempre stata particolarmente ben posizionata nel mercato enterprise, e modelli come Color LaserJet Enterprise Flow M682z lo dimostrano: 75 pagine/minuto, cassetti sufficienti a contenere a 9200 fogli, ogni tipo di connessione disponibile (Bluetooth a basso consumo compreso). Costo pagina di poco superiore al centesimo.

Una scelta che offra prestazioni adeguate al nostro scopo potrebbe essere PageWide Pro 477dw. Questo modello 4 in 1 offre cassetto carta per 500 fogli, 55 pagine/minuto di velocità di stampa, scanner da 26 immagini/minuto con ADF da 50 fogli. Il tutto con un costo copia, in bianco/nero, non superiore ad 1 centesimo di euro. La connettività è garantita da porta USB 2.0, rete ethernet, WiFi (anche in questo, assente 802.11ac) e una serie completa di protocolli di rete e di sicurezza.

LEXMARK

L’azienda statunitense, nata nel 1991 come azienda minore di IBM, appartiene dal 2016 a in consorzio di aziende cinesi guidato da Apex Technology e PAG Asia Capital. Nel tempo, il produttore americano si è saputo ben riposizionare sul mercato business, smarcandosi da un’immagine di produttore low cost per utenti privati, una fascia peraltro sicuramente meno redditizia. Oggi Lexmark propone una gamma di prodotti differenziati per small o large business, senza più traccia di offerte rivolte al mondo home user.

Lexmark ha scelto di abbracciare esclusivamente la tecnologia laser, e nella attuale lineup di prodotti non c’è neppure un modello inkjet; ovviamente l’azienda continua a produrre e vendere il consumabile per le stampanti già vendute.

La base dell’offerta commerciale Lexmark è Lexmark MX321adn: una 4 in 1 capace di 36 pagine/minuto, cassetto da 350 fogli e connettività USB 2.0 ed ethernet. Il costo copia è di circa 2,5 centesimi di euro.

Lexmark propone anche macchine di livello chiaramente enterprise, come MX912de. Velocità di stampa da 65 pagine/minuto, ADF da 100 fogli, 1150 fogli gestiti senza accessori, e possibilità di espandere la capienza 6500 fogli.

Nel nostro target, MX417de è un prodotto adeguato. 38 pagine/minuto per il motore di stampa, cassetto da 250 fogli, ADF da 50 fogli. Porta USB 2.0, e gigabit ethernet; in questo caso la rete WiFI è disponibile come opzione. È possibile aggiungere cassetti per portare il numero di fogli caricabili a 1250. Il costo per pagina è di circa 2,5 centesimi.

OLIVETTI

Lo storico marchio italiano, fondato da Camillo Olivetti nel lontano 1908, ha vissuto periodi di alterne fortune, ma ha anche portato in dote un impressionante numero di brevetti e idee spesso rivoluzionarie. Oggi, dopo la fusione con TIM, Olivetti è una società controllata al 100% da TIM. Al pari di Lexmark, Olivetti ha abbandonato il mercato consumer, per dedicarsi interamente alle soluzioni per il mondo business. IoT, big data, stampanti, POS e un robusto range di prodotti destinato a PA ed educational sono un buon biglietto da visita per la Olivetti attuale.

Il go to market di Olivetti, tuttavia, prevede esclusivamente l’acquisto tramite dealer, e non viene indicato un prezzo di listino. Prodotti come la d-Copia 3524MF sono sicuramente interessanti , ma l’assenza di un prezzo indicato non consente di inserirla nel confronto con gli altri modelli fin qui visti.

OKI

Parte decisamente da lontano la storia di OKI, visto che la data di nascita risale addirittura al 1881. Se agli albori OKI commercializzata telefoni, sulla scia di Bell, oggi il chiaro focus della società giapponese è il settore printing, che presidia in maniera molto organica. Stampanti e multifunzione, con tecnologia laser o LED, ma anche stampanti per POS, dot printers e stampanti per arti grafiche fanno parte del variegato range di prodotti.

Per quanto riguarda le MFP, la base della proposta commerciale di OKI è MB472dnw. Si tratta di una stampante a LED, in grado di produrre 33 pagine/minuto, con cassetto da 250 fogli e connettività USB 2.0, ethernet e WiFI. Il costo copia , 2 centesimi per pagina, si accompagna ad un prezzo di acquisti di 400 euro.

Ai vertici della gamma OKI, per quanto riguarda le MFP monocromatiche, MB770. Alle 52 pagine per minuto si aggiungono 520 fogli di capacità nativa, espandibili ad oltre 3000, un set completo di connessioni e soprattutto un costo per pagina di circa 8 millesimi. Il prezzo ovviamente fa da contraltare, non meno di 2500 euro.

Un buon compromesso, nel contesto delle MFP di OKI, è MB562dnw, il cui prezzo di listino è di 669 euro. Questo 4 in 1 garantisce 45 pagine/minuto come velocità di stampa, e prima pagina stampata in 4 secondi. Cassetto da 530 fogli, cui è possibile aggiungere un secondo di analoga capienza. ADF da 50 fogli, e scansione di 30 immagini al minuto. A questo si aggiunge connettività gigabit ethernet, USB 2.0 e WiFi fino a 802.11n. Come da tradizione OKI, il costo copia è contenuto in 1,8 centesimi per pagina.

RICOH

Ricoh è una delle aziende storiche nel settore focopiatrici, di cui è sicuramente leader di mercato. Con una storia che parte dal lontano, nel 1936 per l’esattezza, sicuramente la società nipponica ha a disposizione un vasto know-how. Il core business è sicuramente il settore stampanti, ma esistono anche linee di software aziendale e sistemi audio/video per conferenze e non solo.

La lineup di prodotti multifunzione si è costantemente espansa, arrivando ad abbracciare senza difficoltà anche le esigenze di professionisti e PMI.

La nuova serie IM di Ricoh è composta da 13 dispositivi multifunzione intelligenti a colori che offrono una velocità di stampa compresa tra 20 e 60 pagine al minuto.

Al pari di Olivetti, anche Ricoh ha scelto di passare solo attraverso il canale per la vendita dei propri prodotti; strategia che però rende i prodotti non comparabili con quelli di altri produttori.

SAMSUNG

Samsung ha prodotto per anni un buon numero di stampanti e prodotti multifunzione. Nel 2016, tuttavia, la casa madre coreana ha deciso di cedere il settore printing ad HP, che a tutt’oggi ne continua produzione e sviluppo, parallelamente ai prodotti marchiati HP

Le MFP proposte da Samsung sono pensate essenzialmente per un publico di professio’nisti e PMI, come peraltro già avveniva quando il brand era autonomo. Inoltre, si evitano eccessive sovrapposizioni fra i prodotti a marchio Samsung e quelli a marchio HP.

Nel nostro caso, la situazione è assolutamente idonea ai nostri scopi.

La proposta entry level è Xpress SL-M2885FW, che per un costo di 286 euro offre 28 pagine/minuto come velocità di stampa, vassoio da 250 fogli e connettività completa: USB 2.0, ethernet e WiFi (come sempre, assente 802.11ac). Il costo copia è di 3,5 centesimi.

Il prodotto più performante di Samsung è comunque sufficientemente economico da poter rientrare nel nostro range: CLX-6260FR viene infatti offerto a 659 euro. Le prestazioni pure, inferiori al precedente modello, sono dovute al fatto che in questo caso parliamo di una MFP a colori, indicata quindi a quelle piccole aziende che comunque non vogliono rinunciare alla stampa a colori, pur rinunciando a qualcosa in termini di costo copia (5 centesimi per pagina bianco/nero) e velocità di stampa, che in questo caso è di 25 pagine minuto.

Se il costo copia è importante, soprattutto in combinazione con un prezzo di acquisto altrettanto accessibile, allora possiamo considerare ProXpress SL-M3870FD. 440 euro la cifra di acquisto, che ci permette avere un 4 in 1 capace di stampate 38 pagine al minuto, attingendo da un vassoio da 300 foglio (espandibile a 820) , scanner da 20 immagini al minuto, e costo copia di 1,7 centesimi.

Alla sezione connettività, tuttavia, manca la parte wireless, quindi tenetene debitamente conto se per vuoi si tratta di un punto critico, durante la scelta.

XEROX

Vero e proprio gigante del settore stampe, ha abbondantemente superato il secolo di attività, essendo sul mercato dal 1906. Dai suoi laboratori, oltre a molte stampanti e fotocopiatrici di grande successo, sono anche usciti concetti e idee che hanno rivoluzionato il mondo dell’informatica (l’interfaccia grafica utente, per citarne uno su tutti)

La società americana ha ampliato la propria gamma, un tempo dedicata solo alla fascia alta del mercato.

Sebbene ancora oggi una parte importante della lineup sia composta da device di livello enterprise, più di  un modello MFP corrisponde alle nostre esigenze.

WorkCentre 3225, ad esempio, costa 219 euro. Il motore di stampa arriva a 28 pagine/minuto, il vassoio consente di caricare 250 fogli e la connettività è completa: USB 2.0, ethernet e WiFi. Il costo copia è di 3,5 centesimi per pagina.

Ovviamente, i top gamma per una azienda come Xerox sono decisamente per large enterprise, e possono costare diverse decine di migliaia di euro, stampando quasi 100 pagine al minuto, e pensate per volumi mensili ben oltre le 100000 pagine. Evidentemente

Un prodotto che sia al tempo stesso economico da usare, e di costo accessibile, è VersaLink B405: per 940 euro iva compresa avremo una MFP da 45 pagine minuto, 700 fogli in due vassoio, porta USB 3.0 high speed, gigabit ethernet e (solo in opzione) WiFI. Completo il supporto ai device mobile, e altrettanto i protocolli di sicurezza. Infine, il costo copia: 1,8 centesimi per pagina.

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