Stampa diretta senza passare dal PC

Il test di tre stampanti fotografiche in grado di produrre foto senza bordi e con un prezzo compreso fra 120 e 300 euro

ottobre 2003 Il grande successo della fotografia digitale non ha solo
provocato un abbassamento dei prezzi delle stampanti fotografiche ma ne ha anche
modificato le caratteristiche. Se infatti lo scorso anno avevamo avuto la lieta
sorpresa di vedere sul mercato stampanti fotografiche a prezzi inferiori ai 200
euro, quest’anno molti modelli fotografici di fascia bassa offrono anche
lettori di schede di memoria e possibilità di collegarsi
direttamente con le fotocamere della stessa marca.
Con questi modelli è dunque possibile stampare immagini di alta
qualità su carta fotografica anche senza accendere il PC
, il tutto
a prezzi inferiori a molte stampanti non fotografiche.

Agli slot per leggere le schede di memoria si uniscono in molti casi porte
proprietarie o USB aggiuntive per collegare direttamente le fotocamere compatibili,
senza nemmeno la fatica di estrarre la scheda ed inserirla nella stampante.
Troviamo anche un display che, anche se in bianco e nero e
non in grado di mostrare le anteprime delle foto può risultare utile
per selezionare le immagini e regolare i parametri di stampa senza l’ausilio
del computer.
Tutte e tre le stampanti in prova possono poi produrre foto senza bordo,
ovvero con aspetto simile alle foto stampate dal fotografo, anche se non sempre
ciò è possibile nella stampa diretta da scheda.

Supporto ExifPrint
Canon ed Epson supportano anche lo standard ExifPrint (Exif 2.2),
che migliora la fedeltà delle foto interpretando i parametri che la fotocamera
ha memorizzato al momento dello scatto di ciascuna foto (esposizione, livello
del bianco, uso del flash e via dicendo) per ottimizzare il bilanciamento globale
e la resa dei colori nella foto stampata. Epson offre funzionalità simili
anche attraverso lo standard proprietario PIM II, più
avanzato di Exif.

In pratica l’ultimissima generazione di inkjet fotografiche economiche
mira a un pubblico che fa della facilità d’uso la caratteristica
più importante
: invece di utilizzare complessi driver con opzioni
avanzate per il fotoritocco e l’ottimizzazione delle immagini, con questi
modelli è possibile inserire la scheda di memoria o collegare la fotocamera
compatibile direttamente alla stampante, selezionare il tipo di stampa desiderata
tramite il pannello LCD della stampante, e tutto è fatto.

Questo non significa che la qualità venga trascurata: la Epson
935 utilizza ben 6 inchiostri
per creare un numero maggiore di sfumature,
ed anche la Lexmark P707 fa la stessa cosa, segnando il ritorno
di Lexmark alla stampa fotografica in esacromia. Canon con
la i470D stampa tramite i 4 inchiostri tradizionali, ma offre
una risoluzione notevole grazie a gocce di inchiostro da soli 2 picolitri di
volume, contro i 4 della Epson ed i 7 della Lexmark

A differenza dei nuovi modelli fotografici dedicati esclusivamente al formato
10×15, le stampanti in prova possono anche stampare ingrandimenti fotografici
sino al formato A4
, ed hanno il notevole vantaggio di poter essere
utilizzate come uniche stampanti “tuttofare”, potendo stampare anche
documenti in nero e a colori. Per questi scopi è però necessario
dare un’occhiata ai risultati delle nostre prove, in quanto non tutti
i modelli hanno mostrato doti velocistiche adeguate.

Elevato costo per pagina
C’è poi da tenere in considerazione il problema dei costi di stampa:
queste stampanti fanno risparmiare al momento dell’acquisto, ma non sono
tra le più economiche nel costo per pagina: escludendo il prezzo del
foglio di carta fotografica, che ha prezzi simili per tutte le stampanti, le
stampanti in prova hanno un costo per pagina da 11 centesimi (Canon)
a 36 centesimi (Lexmark), passando per i 16
centesimi di Epson
.

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