Ssa Global, rafforzata da Baan negli Erp, guarda alle soluzioni

Passato in tre anni da una situazione di crisi a quarto vendor nel mondo dell’Enterprise resource planning, lo specialista americano prova ora a fare un nuovo salto in avanti, espandendosi verso mercati collaterali come Crm e Scm. Probabili nuove acquisizioni.

Tre anni fa, Ssa era un’azienda in difficoltà, per molti ormai quasi giù dal treno dell’Erp di seconda generazione che allora stava prendendo velocità. Fu allora che Mike Greenough ne prese le redini e in questo breve lasso di tempo, bisogna dargliene atto, si è compiuto un mezzo miracolo, che lui stesso riassume in un dato: “Partivamo con un giro d’affari di 120 milioni di dollari, oggi siamo a 650 milioni e produciamo utili”. E non è tutto. Assicurata una certa solidità finanziaria con il passaggio sotto il controllo delle finanziarie Cerberus Capital Management e General Atlantic Partners, l’azienda ha raggiunto il quarto gradino della graduatoria mondiale degli Erp vendor, soprattutto grazie a un’oculata politica di acquisizioni (l’ultima, Exe Technologies, è stata appena completata), che pare destinata a proseguire già nei prossimi mesi.


Di passaggio in Italia, Greenough ne ha approfittato per tracciare il cammino che la sua azienda dovrà seguire per proseguire sulla strada sin qui intrapresa. “La tendenza attuale – ha dichiarato il Ceo – vede gli utenti puntare ad allargare il proprio Erp rivolgendosi allo stesso fornitore, esattamente all’opposto di quanto succedeva non più di due anni fa, quando sembrava vincente l’approccio best-of-breed. Quel modo di procedere non ha funzionato e ha generato soprattutto confusione”.


E così, stando a quanto afferma il presidente di Ssa Global (nome assunto dopo l’acquisizione di Baan, nel settembre scorso), chi oggi possiede un Erp e prevede di investire in direzione del Crm, della gestione della supply chain, del Plm o addirittura della Bi, tende a rivolgersi al fornitore che già conosce. “Dobbiamo essere pronti a cogliere questo cambiamento – ha aggiunto Greenough – proponendo una chiara roadmap, che faccia capire dove stiamo andando. Temi come il Roi, le soluzioni di tipo Scm e la distribuzione logistica, come dimostra l’acquisizione di Exe, sono attualmente al centro della nostra attenzione”. Un altro fronte caldo è quello dell’apertura verso il difficile mondo delle Pmi, che Ssa Global indirizza attraverso versioni “leggere” delle proprie principali soluzioni. “L’obiettivo è di far capire agli utenti delle aziende medio-piccole che sono possibili implementazioni anche molto rapide – ha sottolineato Graeme Cooksley, vice presidente di Ssa Global e capo della divisione Baan -. Noi siamo in grado di realizzare e completare progetti anche nell’arco di novanta giorni, senza cambiamenti drastici di quanto già installato”.


Per un’azienda che negli ultimi tempi è cresciuta molto grazie alle acquisizioni, una strategia come quella sin qui tracciata sembra non poter prescindere da nuove operazioni di mercato. Greenough non ha, ovviamente, fornito anticipazioni in merito, ma ha ammesso che vuole acquisire ulteriori clienti per questa via. Un nome uscito fuori da parte di qualche osservatore è stato quello di Intentia, azienda a propria volta in difficoltà e competitor diretto, soprattutto in Europa, con Movex. Ma il presidente di Ssa Global ha negato ogni coinvolgimento: “Intentia è stata da poco assorbita in Symphony, che è diretto concorrente di Exe, tra l’altro. Ora dobbiamo attendere il naturale periodo di integrazione. Tuttavia, abbiamo visioni un po’ diverse”. A proposito di operazioni di mercato, da parecchio tempo tiene banco nel settore l’intento avanzato da Oracle di acquisire PeopleSoft. Il gap di Ssa dal terzetto che la precede è oggi piuttosto vistoso e un eventuale accorpamento fra due big rischia di accentuarlo. “Per il momento la situazione ci avvantaggia – è l’opinione di Greenough – perché sta creando confusione sul mercato. Trovo naturale il tentativo di Oracle, che cerca di distogliere pressione dal database, dove prodotti come MySql si stanno affermando. Se dovesse riuscire nell’impresa, il lato buono è che passeremmo terzi in graduatoria assoluta”.

Nuovi fronti tecnologici


E dal punto di vista tecnologico, quali sono i fronti che Ssa sta tenendo sotto osservazione? Il ragionamento dei dirigenti della società, in questo campo, parte da più lontano e fa leva sul fatto che oggi la domanda non pare più indirizzata verso il prodotto, bensì verso le soluzioni, così come al computer si vanno sostituendo le risorse di computing. Quindi, riprendendo un concetto già accennato sopra, conta molto possedere il cliente, lavorare con lui e capirne le esigenze. “Il modello commerciale on demand o ad abbonamento o come altro lo si voglia chiamare – ha spiegato ancora Greenough – è senz’altro nei nostri piani, anche perché può interessare l’universo delle Pmi. Promettente è anche il fronte del Business process outsourcing, che consente di implementare meglio il Crm o il Plm”. Chiaramente, è già pronta la roadmap dei prossimi rilasci sui tre campi di attività dell’azienda, ovvero i processi, la produzione discreta e l’area finanziaria. In maggio arriverà la nuova versione di Global Financials, mentre in luglio toccherà a Baan IV. E c’è da aspettarsi qualcosa anche dal fronte open source, anche se per ora, secondo il management, MySql o OpenOffice sono più promesse che realtà.

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