Prime anticipazioni sulla prossima generazione del database di Microsoft.L’evoluzione di Sql Server 7 supportera Xml e fino a 64 Gb di memoria.
Microsoft ha fornito i primi particolari sulla prossima evoluzione del
proprio database Sql Server, destinato ad alzare il tiro concorrenziale
verso Oracle e Ibm, con il supporto di una migliore scalabilità, del
linguaggio Xml e di nuove caratteristiche per il data warehousing.
Uniformandosi alla nomenclatura inaugurata con Windows 2000, anche il
nuovo database, che aveva il nome in codice di Shiloh, si chiamerà Sql
Server 2000 e potrà supportare fino a 64 Gb di memoria, nelle
configurazioni più avanzate. Il prodotto sarà disponibile in una version
e
standard per Windows 2000 Server e Advanced Server, nonché in una
Enterprise Edition per la versione DataCenter del sistema operativo.
Quest’ultima declinazione sarà destinata ad applicazioni di analisi dei
dati e di elaborazione degli ordini per l’e-commerce, potendo anche
supportare fino a 32 processori e quattro nodi di clustering.
La sfida al mondo dei grandi database passa anche per l’integrazione con le
Active Directory. Sql Server 2000 si potrà registrare automaticamente con
l’installazione e registrerà in "corsa" i cambiamenti. Questo significa,
secondo Microsoft, che il database administrator potrà fare interrogazioni
sulle nuove macchine installate nella rete o su quali server è stato
effettuato un backup. Gli amministratori potranno cercare server e database
con alias, senza conoscere i nomi o le allocazioni dei server stessi.
La beta 1 di Sql Server 2000 è stata rilasciata in ottobre a 750 società
per un primo test. Una nuova beta "pubblica" è prevista per l’inizio del
prossimo anno.