Spyware: in arrivo le definizioni

Attesa per oggi la pubblicazione delle prime linee guida della Anti-Spyware Coalition. Obiettivo: stabilire delle basi comuni per identificare e circoscrivere il fenomeno.

Sono attesi per oggi i risultati del primo studio condotto dalla
neocostituita Anti-Spyware Coalition, con il quale dovrebbe essere
resa pubblica una definizione univoca dello spyware e  un lexicon
comune, alla cui realizzazione hanno contribuito associazioni di utenti e di
aziende.
L’obiettivo è porre delle basi comuni dalle quali partire per
combattere con armi efficaci il fenomeno.
Operazione impossibile se, come
finora accade, non c’è accordo sulla definizione del problema che si vuole
affrontare.
La proposta della Coalition definisce lo spyware come software
che raccoglie informazioni sull’utente installato senza adeguato avviso,
controllo o consenso da parte dell’utente stesso.
Spyware sarebbero dunque
tutti i programmi che vengono scaricati e installati inconsapevolmente
dall’utente nonchè i programmi  che tengono traccia dei siti Web
visitati.
Questa la definizione “ristretta”.
Una lettura più estesa del
fenomeno include nella definizione di spyware anche altri codici maligni, come i
software che aprono backdoor agli hacker o che aprono messaggi pubblicitari
sullo schermo dell’utente. In questa accezione, la definzione di spyware si
estende anche a tutti quei software che modificano la user experience o mettono
a repentaglio la privacy e la sicurezza.
Se da un lato alcuni
osservatori attendono la pubblicazione delle definizioni e delle specifiche,
dall’altro qualcuno si dichiara scettico, non soltanto per i rischi legati ai
cosiddetti “falsi positivi”, vale a dire programmi identificati come spyware
senza esserlo, ma anche e soprattutto nel timore che le linee guida possano in
realtà servire ai malintenzionati per trovare le scappatoie necessarie a non far
filtrare i loro software.

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