Sprint si rilancia in Italia

Attraverso il nodo di Milano, il carrier statunitense fornisce connettività IP ad altri operatori e alle grandi aziende.

Lo storico operatore di Tlc statunitense, il più importante nel settore long distance dopo At&T e Worldcom, è oggi uno dei principali fornitori di connettività IP per carrier e ISP del nostro Paese. Ha un ufficio a Roma, dove lavorano circa 20 persone, e sta ora concentrando gli sforzi nel conquistare nuovi clienti fra le aziende.

La strategia ha avuto un punto di svolta nel 2000, dopo il collasso della joint venture Global One, che vedeva Sprint legata a France Telecom e Deustche Telekom. L’anno prima, poi, era andata in fumo anche la maxi fusione con Mci-Worldcom, bloccata dalle autorità antitrust sia statunitensi sia europee. Questi avvenimenti hanno imposto al carrier il disegno di una nuova strategia, come ha spiegato l’amministratore delegato della filiale italiana, Nicola Tordela: “Negli Stati Uniti i punti di forza dell’azienda – ha affermato – sono il network IP e i contenuti ospitati nei data center, con clienti come Aol e Microsoft. E’ un vantaggio notevole rispetto a carrier come Global Crossing o Flag, che, per usare una metafora, hanno costruito le autostrade ma non i caselli. Sulla base di questi punti di forza, nel 2000 Sprint ha deciso di estendere il backbone IP a livello internazionale, coprendo i mercati chiave”. Da qui l’apertura, nel 2001 di un nodo a Milano e l’avvio della vendita di servizi di IP transit agli operatori. “In nove mesi di attività – ha proseguito il manager – abbiamo ottenuto risultati lusinghieri, firmando contratti con Telecom Italia, Wind, Netscalibur e Rai, per citare i principali, oltre alle filiali italiane delle multinazioni americane già clienti di Sprint”. La società garantisce il rispetto di Service Level Agreement molto stringenti e mette sul piatto una solidità industriale e finanziaria data da più di un secolo di attività.

Oltre all’IP transit, il carrier fornisce IP VPN, un servizio che in Italia, però, deve ancora entrare nella fase della maturità. Inoltre, Sprint è attiva da molti anni anche sul mercato voce, dove offre la terminazione delle chiamate in 180 paesi a partire dal nodo di Londra.

A livello mondiale, Sprint ha 23 milioni di clienti, gran parte dei quali sono utenti residenziali e radiomobili negli Stati Uniti. Nel 2001 il gruppo ha fatturato 26 miliardi di dollari.

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