Spesa sanitaria sotto controllo con l’It

La Ragioneria generale dello Stato ha bisogno di saperne di più su come vengono spesi i soldi

La Sanità italiana ha bisogno di un po’ di business intelligence. La
ragioneria generale dello Stato vuole infatti saperne di più sugli 80 mila
milioni di euro che costituiscono la spesa sanitaria del nostro Paese. Per
questo è nato un progetto che coinvolge l’Agenzia delle entrate e Sogei (società
di proprietà del ministero dell’Economia) per realizzare una soluzione che
permetta di monitorare la spesa sanitaria. In pratica lo Stato
vuole sapere in dettaglio come vengono spesi i soldi. “Conoscere la
spesa
– ha dichiarato al Sole 24 ore Luciano Consorte, responsabile del
progetto – serve a individuare eventuali sprechi rendendo possibile
l’eliminazione delle inefficienze e, quindi, liberando fondi da investire in
altri settori. Non si tratta di ridurre la spesa ma di spendere meglio i soldi
disponibili”
.


Il progetto prevede di collegare per via telematica le strutture sanitarie
del territorio. A questo bisogna aggiungere gli strumenti statistici a supporto
delle decisioni che saranno forniti agli enti interessati. Il primo passo
consisterà nella bonifica delle banche dati per evitare sovrapposizioni per poi
passare alla distribuzione della tessera sanitaria e al
disegno della nuova ricetta, un modello unico a livello
nazionale a lettura ottica che riporta un codice identificativo della regione ed
è associata al medico. Partito nel 2004 in Abruzzo, il progetto è stato attivato
in Umbria ed è in fase di partenza in Emilia-Romagna che sarà poi seguita dal
Veneto.

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