Spesa It: l’Europa mette il freno

Gartner rivede al ribasso le stime di crescita di inizio anno. Colpa dell’Europa. Per i Cio un altro anno di attesa.

Secondo i dati rilasciati alla fine della scorsa settimana da Gartner, la spesa It mondiale dovrebbe raggiungere i 3.350 miliardi di dollari, in crescita del 3,9% rispetto all’anno precedente.
Nonostante il segno positivo, si tratta di un ridimensionamento delle stime rilasciate a inizio anno dalla stessa società, che aveva parlato di una crescita del 5,3%.

Secondo Gartner, la crisi debitoria europea non può non avere effetto sulla spesa It complessiva. Inoltre il dollaro si è rafforzato sull’euro e dovrebbe continuare a farlo anche nel corso di tutta la seconda parte dell’anno, con evidenti riflessi anche sul fronte della spesa It.

L’Europa dovrà fare i conti con ulteriori tagli alle spese da parte del settore pubblico, nel momento in cui i Governi nazionali si impongono maggiore rigore nel controllo del deficit con l’obiettivo di ridurre i debiti nei prossimi 10 anni.
Le misure di austerità avranno inevitabilmente impatto anche sul settore privato, in una sorta di effetto-onda.
I Cio, sostiene Gartner, dovranno fare i conti con incrementi solo marginali nei loro budget e si troveranno a poter indirizzare solo gli investimenti considerati non procrastinabili, lasciando nel cassetto spese valutate “discrezionali” dal top management.

Per quanto riguarda invece uno spaccato delle intenzioni di spesa, per l’hardware Gartner ipotizza una chiusura d’anno a 365 miliardi di dollari, in crescita del 9,1% rispetto al 2009. Due terzi della spesa andranno ascritti al comparto pc, che dovrebbe mantenere importanti livelli di vendita per tutto l’anno e ancora nel 2011. In questo caso, il merito della crescita va ascritto ai nuovi cicli di sostituzione e rinnovo dei parchi macchine, stimolati dal rilascio di Windows 7.

È interessante notare come l’hardware, che nel 2009 aveva registrato il picco peggiore, con un -12,4% rispetto al 2008, è il comparto che segna l’incremento più robusto, se pur non ancora sufficiente a recuperare il terreno perduto.
Il software, che lo scorso anno aveva perso il 2,6%, dovrebbe crescere del 3,1% a 229 miliardi di dollari, mentre i servizi It, che lo scorso anno avevano incamerato un -5,3%, dovrebbero chiudere con un +2,9% a 786 miliardi. Infine le telecomunicazioni: dal -3,5% del 2009 dovrebbero risalire di un +3,4%, attestandosi a 1970 miliardi di dollari.

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