Sony-Ediprint: cosa succede se il cliente è un blogger

Due storie molto diverse tra loro che fanno capire come sta cambiando il rapporto tra consumatori e aziende

Volendo si può continuare a definirli “diari personali” ma forse sarebbe il caso di trovare una definizione più
appropriata. Succede infatti che proprio un diario personale ha scoperto che Sony aveva piazzato su alcuni cd un sistema anticopia abbastanza inusuale che installava sui pc degli utenti file rootkit che non potevano essere rimossi e alteravano il funzionamento del sistema operativo rendendolo anche più vulnerabile.
Il programmatore che ha scoperto
l’arcano
ha raccontato tutto sul suo blog e da lì è partita una ondata
di protesta che ha coinvolto centinaia di blog in tutto il mondo. Il risultato è
che Sony ha dovuto fare marcia indietro e chiedere scusa per l’aggressivo
sistema anticopia.





Contemporaneamente in Italia una tipografia on line ha ricevuto una commessa da un cliente che, non soddisfatto del risultato finale, se ne è lamentato sul suo blog. Da lì è partita una (piccola) ondata di commenti e prese di posizione con minacce di querela.
Il risultato però è che Ediprint, questo il nome della tipografia, sul blog aziendale aperto per l’occasione dichiara di essere letteralmente sommersa dalle richieste di preventivi.

Due fatti, molto diversi tra loro, che
indicano come le aziende devono ormai capire che il rapporto con il cliente sta
cambiando e che un passo falso può essere pagato molto caro
. Campagne e boicottaggi sono sempre esistiti (vedi il caso Nestlé) ma oggi i messaggi si diffondono a grande velocità. “Il tam tam è il grande media dei nostri tempi” ha dichiarato recentemente un sociologo
presentando una ricerca sul rapporto tra gli europei e le nuove tecnologie. Non
per questo bisogna vivere con la paura del blog (la possibilità di incappare in
un blogger è ancora bassa) ma è forse il caso di osservare quanto sta succedendo
nel mondo della tecnologia.



In questo campo ci sono già opinion
leader che spesso non appartengono al mondo giornalistico e supportano (in
qualche caso sostituiscono) la stampa nella classica funzione di controllo. La
vicenda di Sony è partita da un blog e da lì si è diffusa fino ai giornali. E
mentre i colossi hanno legioni di pr a disposizione (del tutto inutili nel caso
Sony) le piccole aziende come Ediprint si devono difendere da sole. Da una parte
minacciando la querela (da evitare) e dall’altra aprendo un proprio blog che
cerca così di contrastare i giudizi negativi. Non ci sono
ricette

, ogni storia è diversa dall’altra, ma tutte hanno ormai in comune il fatto che il cliente scontento oggi può fare molti più danni di un tempo.
Senza passare per lo Staffelli di turno (che conduce un programma dalla parte del consumatore su Radio 24) o per “Mi manda Rai Tre”. Basta un blog.

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