Big Blue conferma i segnali di ripresa e ripropone i target dello scorso anno. Servono dati connessi più che velocità dei processori
Ancora una volta, al centro dell’attenzione del colosso statunitense ci sono i business partner, quegli stessi che nel 2003 hanno portato a casa 29 miliardi di dollari, un terzo delle revenue prodotte da Big Blue nell’ultimo esercizio fiscale.
E nel corso dell’evento (non a caso intitolato Winning in an on demand world), le esortazioni di Palmisano, sono andate in un’unica direzione: quella dell’affermarsi sul mercato.
“Le condizioni economiche – ha affermato – stanno migliorando in tutto il mondo e nel 2004 prevediamo che i nostri clienti investiranno in aree a più alta crescita, servizi finanziari, governativi ed Smb in primis. Ma nel panorama odierno è l’idea dei dati connessi e standardizzati ad aumentare la domanda nel mercato dell’Information technology, non la velocita’ dei microprocessori”.
L’accento è nuovamente posto sulle necessità dei clienti, ma anche sull’e-business on demand, che dovrà permettere il collegamento fra le strategie e i modelli commerciali dei clienti con collaboratori, partner e fornitori. Il tutto condito da infrastrutture aperte e compatibili.
Business partner allertati, dunque sulla rotta indicata ormai 18 mesi fa da proseguire con l’aiuto di investimenti in formazione per il canale.