Dopo aver messo in dubbio la propria partecipazione, la società è a Smau con uno stand nel quale convogliano strategicamente sia la divisione It, sia quella Tlc
27 ottobre 2002 Per Samsung quella di quest’anno a Smau è stata una partecipazione messa in dubbio più volte. «Il perchè è presto detto – ha precisato Carlo Barlocco, trade marketing manager It division di Samsung Italia –. Ancora una volta, lo scopo della nostra partecipazione resta quello di dare la maggior visibilità possibile al nostro brand che, dalla sua, ha già prodotti dal design estremamente accattivante».
Una scelta strategica, allora, resa ancor più evidente dalla decisione di spostarsi – per la prima volta quest’anno – dal Padiglione 11, storicamente dedicato alle soluzioni It, al 15, dedicato alle Tlc.
«Esattamente – continua Barlocco -. Anche se, a oggi, contiamo molti meno operatori, rispetto agli anni passati, segno evidente che la crisi c’è e si vede. Per noi va ancora bene, perché insieme all’offerta dei nuovi telefoni cellulari presentiamo anche l’offerta Lcd, Dvd e Combo in confezioni create ad hoc per l’area retail. Lo scopo? Convogliare in maniera organizzata sull’elettronica di consumo, per ottenere la leadership nel mercato degli ottici. Il nostro focus è, e resta, sui monitor Tft, anche se alcuni mercati di nicchia, come quello stampanti, ci sta portando risultati davvero notevoli. Basti pensare che nelle laser, fino a 20 pagine al minuto, siamo cresciuti in maniera esponenziale e ci apprestiamo a chiudere il 2002 al secondo posto alle spalle di Hp con 40/45mila pezzi venduti, rispetto ai quasi 24mila dell’anno scorso. È un buon momento per Samsung – ha concluso Barlocco –, e partecipare a Smau con uno stand ancor più bello degli altri anni significa testimoniare a mercato e clienti che esistono operatori in grado di andare oltre la crisi. Cosa che non comunicano affatto coloro che sono alla manifestazione con uno spazio espositivo ridotto, rispetto anche solo a un anno fa».