Smau 2005: prima la qualità e poi la quantità

L’appuntamento è dal 19 al 23 ottobre negli spazi del Portello di Fiera Milano con un evento che si divide in tre grandi aree: Consumer, Business ed e-Government

Marzo 2005, La prima promessa è stata mantenuta. Lo scorso
25 ottobre in occasione della conferenza di bilancio di Smau 2004 il neo presidente
Alfredo Cazzola e il neo consigliere delegato Solly
Cohen
avevano promesso uno Smau rinnovato e più efficace nel
rispondere alle esigenze del mondo business. Ora, a distanza di quattro mesi,
arrivano le prime risposte con le linee guida per lo Smau 2005 che mostrano
una manifestazione totalmente rinnovata, volta a garantire una migliore qualità
dei contatti.
Il nuovo Smau risulta di fatto costituito da tre grandi saloni specializzati:
Smau Business, Smau Consumer e Smau e-Government. Ogni area conta su specifiche
regole di accesso per garantire a espositori e visitatori le migliori condizioni
di visita e di contatto commerciale. Ma al momento Smau 2005 è soprattutto
un grande cantiere del quale la nuova proprietà ha mostrato le fondamenta,
le idee e il metodo con cui nei prossimi otto mesi si arriverà all’apertura
dei cancelli. E tra tutte le novità il metodo costituisce oggi l’elemento
più significativo. Alfredo Cazzola e Solly Cohen avevano dichiarato che
la manifestazione aveva bisogno di maggior consenso. Ed è da qui che
sono partiti per la costruzione del nuovo Smau. Hanno attivato un advisory board,
che mette a confronto le esigenze e le richieste dei grandi produttori di Ict,
dal quale arrivano indicazioni, richieste, critiche, proposte. è stato
aperto un tavolo di lavoro con i rappresentanti delle associazioni di categoria,
del commercio e dell’industria con l’obiettivo di costruire contenuti e iniziative
che siano allineati con le aspettative dei loro associati, ovvero con le piccole
e medie imprese e con il mondo del commercio in tutte le loro varie declinazioni.
«Le aziende vengono a Smau perché hanno bisogno di attivare
dei contatti
– ricorda Cazzola – Noi vogliamo garantire contatti sempre
più qualificati e selezionati. Per ottenere questo risultato abbiamo
definito nuove regole espositive e soprattutto nuove regole di accesso»
.

La prima regola recita chiaro e tondo che è finita l’epoca delle porte
aperte a tutti. «Smau è un prodotto di valore e l’ingresso
a Smau sarà consentito solo con il pagamento di un titolo di accesso»
,
spiega Cazzola. Gli accessi per operatori saranno esclusivamente dedicati ai
visitatori professionali che potranno pianificare la loro visita con il pre-accredito
e avranno titolo per accedere a tutte le aree della manifestazione in qualsiasi
giorno. Ma anche i settori del consumer e dell’e-Government presentano una importantissima
componente business e proprio per questo ai visitatori professionali sono state
garantite due giornate di accesso "riservato e protetto" a tutte e
tre le aree. La parte convegnistica è destinata a cambiare sempre nell’ottica
di un maggior orientamento alla concretezza. Meno convegni sui massimi sistemi
e più seminari, workshop, incontri formativi fortemente orientati alle
tecnologie e, soprattutto, al business. La teoria di Cazzola è chiara:
«Chi viene in fiera vuole tornare in azienda con del valore. Noi vogliamo
creare le condizioni per creare questo valore»
.
Solly Cohen ricorda, poi, che il nuovo Smau nasce sulla base di un piano triennale
contraddistinto da una serie di tappe. Nella fattispecie dal primo marzo Smau
è diventata una divisione di Promotor International e potrà contare
su una serie di sinergie all’interno di un gruppo che conta nel proprio portafoglio
manifestazioni di grande successo come, per esempio, il MotorShow di Bologna.
La stessa sede della manifestazione è stata pianificata sulla base di
questo piano di sviluppo. Con il 2005 Smau resta in "città"
migrando nell’area del Portello. Nel 2006 si rimarrà in quest’area, ma
nel 2007 è previsto, poi, uno spostamento al nuovo quartiere fieristico
di Rho-Pero. C’è poi un recupero del ruolo di Smau come punto di osservazione
del mercato con un osservatorio che verrà elaborato in stretta collaborazione
l’ufficio studi Promotor.

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