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Smartphone 5G, otto modelli per tutte le stagioni

In attesa di scoprire le offerte di comunicazione dei Telco provider in autunno e le mosse di Apple nel settore 5G, attese per settembre, i produttori di smartphone non stanno certo a guardare. L’offerta sul mercato è infatti di quelle già importanti.

Aspetto non secondario, diversificata anche per fascia di prezzo, anche se quasi sempre si tratta comunque di mettere in preventivo investimenti da i 500 euro in su, pur non mancando proposte interessanti anche sotto il profilo del prezzo.

Tentativo di allungo Samsung con Galaxy S20 Ultra 5G

Dopo aver scalato negli anni il mercato smartphone, simbolo della sfida Samsung negli smartphone 5G è la serie S20, in particolare con la versione Galaxy S20 Ultra 5G.

Un modello chiaramente ambizioso, a partire dal display da 6,9” Dynamic AMOLED 2X, per un ingombro complessivo di 151,7×69,1×7,9 mm e un peso di 163 grammi. La risoluzione è di 3.200×1.440 pixel.

Per sfruttare le potenzialità del 5G serve però anche un supporto hardaare all’altezza della situazione, a partire dal processore Octa-Core con velocità massima da 2.73GHz.

L’idea Samsung è sfruttare tanta potenza per gestire immagini fino a 108 MP sulla lente principale. In combinazione con lo zoom ibrido (vale a dire una componente ottica supportata da un algoritmo digitale, 10X, significa in pratica poter ritagliare dettagli dalle immagini senza perdite marcate di qualità.

Anche per i video grande attenzione, con la possibilità di registrare fino a 8K, con possibilità di fermo immagine a 8K dai quali ricavare eventualmente singole immagini dai fotogrammi.

Per riuscire a gestire tutto questo, serve naturalmente anche una buona dotazione di memoria. Nello specifico 8 MB di RAM e 128 GB di spazio di archiviazioni interno fisso.

Importanti anche le caratteristiche della batteria, con una capacità di 4.000 mA.h Secondo le dichiarazioni Samsung, equivalenti a circa 20 ore di conversazione e 15 in connessione Wi-Fi. In pratica, una discreta garanzia per arrivare a sera senza grandi problemi.

Importante e ambizioso di conseguenza il prezzo ufficiale di 1.279 euro, anche se non è difficile trovare in Rete offerte di poco superiori agli 800 euro.

 

Gli ultimi passi Huawei al fianco di Android

In una fase particolarmente travagliata della propria storia recente, proprio a causa del 5G, la risposta Huawei al momento però passa ancora per una versione personalizzata di Android, EMUI 10.1, in attesa di lanciare la scommessa di un sistema operativo proprietario, intenzionato a risolvere tutti i problemi nei rapporti internazionali.

Questo rischia anche di far passare in secondo piano le caratteristiche comunque interessanti del P4 Pro Plus, smartphone 5G con display da 6,58” per una risoluzione di 2.640 x 1.200 pixel e un ingombro complessivo di 72,6×158,2×9 mm per un peso di 226 grammi.

All’insegna della massima indipendenza progettuale e costruttiva, anche per il processore Kirin 990 5G si è scelta la strada della soluzione interna, con velocità di punta a 2,86 GHz.

Grandi attese anche in questo caso sulla componente foto, puntando su uno dei marchi storici del settore. La fotocamera Ultra Vision conta infatti su tecnologia Leica da 50 MP.

Alla ricerca del maggior supporto possibile per la qualità di immagini e video, Huawei si affida anche a un algoritmo di intelligenza artificiale. In parte, sfruttati dal riconoscimento facciale FaceLock per sbloccare il dispositivo.

Anche in materia di riconoscimento vocale, vale la regola di cercare una propria identità. Nel caso specifico, affidata al sistema ribattezzato Celia.

La dotazione di memoria è tra le maggiori con 8 GB di RAM e 512 GB di ROM, con una batteria dal valore nominale di 4.200 mAh. Tra gli accessori, disponibile anche il caricatore Wireless.

Ambizioso infine il prezzo ufficiale di 1.399,99 euro. Diverse però le offerte decisamente più basse. Attualmente, anche intorno alla metà circa.

La qualità Xiaomi ha un prezzo, basso

Per trovare proposte più accessibili si può sempre guardare a Xiaomi, storicamente attenta a proporre un rapporto qualità/prezzo molto attraente. Nel caso specifico, 449,90 euro. In questo caso, di poche decine di euro più alto di quello reperibile online.

Strategia quindi non smentita neppure in questo caso e affidata a Poco F2 Pro, costruito intorno alle consolidate piattaforme Qualcomm Snapdragon. Nel caso specifico, la versione 865 con tecnologia di processo a 7 nm Kryo 585 e processore octa-core in grado di toccare punte di potenza a 2,84 GHz.

Interessante il sistema di raffreddamento a liquido multistrato, con una camera di vapore che copre il 28% del corpo. In questo modo, la temperatura della CPU può essere ridotta di 14 °C. Aspetto importante soprattutto quando si intende fare largo uso di streaming video o di videogiochi.

Il design curvo con gli angoli leggermente arrotondati, descrive un perimetro contenente un display AMOLED da 6.67″ in vetro Corning Gorilla Glass 5 su entrambi i lati. Lo schermo ha una risoluzione di 2.400 x 1.080 pixel.

Meno spinta la sezione foto, affidata a quattro ottiche e la principale da 64 MP. Abbastanza comunque da sfruttare l’ampia varietà di regolazioni ed effetti a supporto della qualità di immagine e dei video 8K.

Il tutto racchiuso in un dispositivo di 163,3×75,4×8,9 mm e un peso di 219 grammi, compresa la batteria da 4.700 mAh, e una dotazione di memoria formata da 8 GB di RAM e 256 di RAM.

Anche per Realme il prezzo giusto è basso

Scelte tecnologiche per certi versi simili sono la base scelta anche da Realme, importante ambasciatore delle ambiziosi aziende Orientali intenzionate a dimostrare di poter produrre buoni smartphone 5G stravolgendo le regole sui prezzi.

Anche X50 opta infatti per la soluzione Snapdragon 765G 5G di Qualcomm, pagando qualcosa in termini di prestazioni, ma d’altra parte utile a un maggiore controllo dei consumi, affidati a una batteria di 4.200 mAh.

In parte investiti sul display da 6,57”, il cui elemento di distinzione è un tasso di refresh insolito di 12 MHz. Vale a dire, maggiore stabilità e nitidezza delle immagini, soprattutto video.

Nell’insieme, Realme X50 presenta dimensioni di  163,8×75,8×8.9 mm e un peso di 202, in linea con la media di riferimento. Così come la scelta di quattro obiettivi per la fotografia.

Messi in verticale, a partire dalla fotocamera principale da 48 MP, affiancata da un grandangolo da 119°, un macro e una lente per immagini in bianco e nero. Tra le funzionalità, anche una sempre utile correzione, almeno parziale, delle distorsioni tipiche di certe riprese in campo aperto.

Originale anche la cura posta nel dorso. Le più recenti tecnologie litografiche permettono infatti di incidere migliaia di piccolissime trame sul pannello posteriore. Il risultato è un insolito effetto di luci intrecciate.

Non scontata anche la scelta per il sensore di impronte digitali, quasi nascosto lungo il perimetro dello smartphone.

Il risultato è una soluzione bilanciata, dal prezzo concorrenziale in discesa di 369,90 euro. In parte dovuto però anche alla dotazione inferiore di memoria fissa da 128 GB, fermo restando la RAM a 8 GB.

C’è un poco di spazio in più con OnePlus

Una sfida, quella sul prezzo, destinata ad allargarsi con l’arrivo della proposta OnePlus. Nord è smartphone con display da 6,44”. Quindi, leggermente più piccolo rispetto ai rivali, mantenendo comunque la risoluzione al buon livello di risoluzione a 2.400×1.080 pixel e una frequenza di 90 MHz. A favore del comfort e dell’ottimizzazione energetica, sono inoltre previsti 2.048 livelli di regolazione automatica della luminosità.

Nelle intenzioni dell’azienda, buona parte della ambizioni restano affidata alla quadrupla fotocamera. La principale ha un sensore da 48 MP, supportato tra l’altro da Ah, algoritmo in grado di eliminare i disturbi e rendere più nitidi gli oggetti. Accorgimento utile soprattutto in condizioni come l’esposizione diretta alla luce del sole.

Ribadita la fiducia in nella CPU Qualcomm Snapdragon 765G, tra i fattori distintivi emerge la dotazione di memoria RAM, alzata a 12 GB. Il sensore di impronte digitali è integrato direttamente nel display.

Il risultato finale è uno smartphone 5G da 158,3×73,3×8,2 mm, risparmiando qualcosa anche sul peso, al di sotto dei due etti con 184 grammi.

Soprattutto però, l’idea è alleggerire il prezzo. 399 euro per la versione da 128 GB di memoria, cento euro in più per quella con un archivio da 256 GB.

Per superare tutti, LG vuole farsi in due

Alla sfida degli smartphone 5G affidano ambizioni importanti anche alcuni nomi storici del mondo della telefonia. Tra questi LG punta sul V60 ThinQ 5G, via di mezzo per prezzo, ma soprattutto interessante per la versione con doppio display.

Anche nel caso LG, la prima attenzione è richiamata sulle funzioni foto e video, affidate a quattro obiettivi n linea. Il principale, in grado di raggiungere la risoluzione di 64 MP, e video in 8K. In particolare, studiati con cura lo stabilizzatore, al servizio soprattutto delle operazioni notturne e il supporto per i time-laps.

Meno scontata invece l’attenzione per la resa audio. In particolare, la presenza di quattro microfoni. Da una parte, per analizzare l’ambiente circostante durante le chiamate e ridurre i disturbi di fondo. Dall’altra per un maggiore realismo durante la registrazione di video.

Scelta standard per l’hardware di base, confermando anche in questo caso la fiducia sulla CPU Qualcomm Snapdragon 865. Supportata da una dotazione in linea con la media di 8 GB di RAM e 256 di memoria per dati e applicazioni.

Le dimensioni di 169,3×77,6×8,9 mm e un peso di peso di 214 grammi racchiudono un display da 6,8”. Leggermente superiore alla media invece la batteria da 5.000 mAh.

Il prezzo ufficiale di 899,99 euro è abbastanza lontano, dalle numerose proposte in rete, anche al di sotto della metà.

Anche perché la vera caratteristica particolare dell’LG V60 ThinQ 5G, vale a dire la possibilità del doppio schermo, ha un prezzo di lancio decisamente interessante, soprattutto rispetto agli altri modelli simili, inferiore ai mille euro.

Durata e affidabilità le armi Motorola

Pronta ad affrontare la sfida, c’è anche Motorola. Forte di un passato importante quando si parla di innovazione nel mondo della telefonia mobile, ora punta sul moto G 5G Plus.

Nel pieno rispetto delle proprie abitudini, puntando su componenti affidabili e consolidati, a partire da processori Qualcomm Snapdragon, anche se la versione 765 5G paga qualcosa in termini di prestazioni massima, a 2,3 GHz.

Questo non impedisce di puntare a uno smartphone 5G con display da 6,7”, con una risoluzione di 1.080×2.520 pixel e relative misure di 168x74x9 mm, con un peso di 207 grammi. Meno ambiziosa la scelta dei materiali, con una struttura in plastica.

Quattro restano le fotocamere utilizzate, per arrivare alla massima risoluzione di 48 MP. Tra le opzioni, un sensore di profondità per aiutare nella messa a fuoco dell’intera scena, mantenendo il soggetto vicino al centro dell’attenzione.

Motorola dedica anche particolare attenzione alla modalità d’uso. La fiducia in Android 10 non impedisce di spaziare con funzioni come My UX, per controllare dispositivo con gesti e personalizzare le impostazioni dell’intrattenimento. In più un tasto permette di attivare il sensore di impronte digitali non solo come sistema di autenticazione ma anche come comando aggiuntivo.

La ricerca del migliore equilibrio tra le prestazioni è mirata anche a favorire l’autonomia, Le scelte molto accurate spingono infatti l’azienda a dichiarare due giorni di autonomia con un profilo d’uso misto, impiegando una batteria da 5.000 mAh.

Dall’insieme scaturisce il prezzo interessante di 399,99 euro. Nonostante questo, ampiamente riducibili cercando online.

In ogni sfida c’è sempre un Nokia

Fosse solo per i meriti storici acquisiti sul campo, in una carrellata di telefono cellulari non può mancare Nokia. Anche se oggi il marchio è passato nelle mani di HMD Global, le soluzioni restano comunque da prendere in esame.

La maggiore attenzione al mondo aziendale non impedisce comunque di proporre un Nokia 8.3 5G, utile anche in ogni altro momento della giornata e il cui arrivo in commercio è imminente

A partire naturalmente dalla fotocamera. La storica collaborazione con Zeiss, protagonista a sua volta nel rispettivo settore, ha prodotto un’ottica principale da 64 MB, affiancate da altre tre.

Il sistema dello smartphone 5G ruota intorno al più diffuso in questa fascia di prezzo Qualcomm Snapdragon 765G, supporta però da una dotazione di RAM di 6 GB, inferiore alla media. La configurazione base, utilizza inoltre solo 64 GB GB di memoria fissa

Il display  da 6,81” porta a dimensioni di 171,90×78,56×8,99 mm e un peso di 220 grammi, compresa una batteria anch’essa leggermente inferiore alla media di 4.600 mAh.

Filosofia leggermente diversa sul fronte software. Come ormai abitudine per il marchio di origine finlandese, Android 10 è in versione One. Vale a dire, con dotazione limitata di app di sistema preinstallate e assenza di personalizzazione da parte del produttore, lasciando quindi maggiore libertà di scelta e soprattutto maggiore controllo dello spazio disponibile.

Utile soprattutto a guardare con occhio diverso alla versione base con prezzo di 599 euro. Più impegnativo arrivare ai più classici 8 GB di RAM e 128 GB di archiviazione, per 649 euro.

 

 

 

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