Smartcom – La cognizione della tecnologia

Mario Cesaroni, amministratore delegato Smartcom

I fattori su cui un’azienda dovrebbe lavorare per essere innovativa sono molteplici: in primo luogo è fondamentale che il gruppo dirigente sia consapevole che gli investimenti in innovazione tecnologica sono la leva per rendere competitiva la propria azienda. Investire in tecnologia vuol dire prevedere budget ad hoc per aumentare il livello della qualità del lavoro fornendo strumenti che consentano di accedere a informazioni che permettano anche a persone fisicamente distanti di lavorare insieme a determinati progetti. Aumentare l’efficacia della interscambiabilità delle informazioni interne però, deve prevedere l’attuazione di politiche di sicurezza. Inoltre è necessario gestire un’infrastruttura hardware adeguata alle esigenze dell’azienda, avere software aggiornati e tecnici sistemisti sempre formati. È fondamentale individuare in aziende medio-grandi una figura che sia in grado di analizzare tutti gli aspetti, interagire con il personale interno, raccogliere le esigenze, cercare le aree di miglioramento, confrontarle con le finalità aziendali e cercare soluzioni. Figure professionali come queste si iniziano a incrociare in società molto strutturate come le multinazionali. L’esperienza ci porta a dire, però, che una sola figura all’interno dell’azienda non sempre è in grado di essere efficace e costantemente aggiornata visto che, le competenze oggi richieste si sviluppano su più fronti. È necessario avere competenza legale per valutare i contratti, gestire e interfacciare i fornitori, avere una visione fatta di esperienza sul campo di soluzioni già applicate in altri ambiti e quindi potenzialmente applicabili, avere un costante aggiornamento sulle soluzioni di connettività che sono oggi la base delle infrastrutture aziendali. Oltre a ciò, non bisogna dimenticare il peso della formazione e dell’aggiornamento, fattori che permettono di allineare la tecnologia agli obiettivi aziendali.