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Smart working con Google Meet gratis fino al 30 settembre

Google Cloud ha comunicato che fino al 30 settembre 2020 Google Meet sarà a disposizione gratuitamente per scuole, imprese e utenti privati già utenti della GSuite.

Stante la situazione emergenziale in tutto il mondo un numero sempre più elevato di lavoratori, formatori e studenti opera oggi da remoto, e lo fa utilizzando la G Suite.

Google Cloud ha infatti registrato nel mese di marzo un incremento di 25 volte nell’utilizzo della piattaforma, rispetto agli accessi di gennaio.

«All’inizio di questa settimana – scrive Javier Solero, direttore della G Suite – abbiamo superato una nuova pietra miliare, con oltre 2 milioni di nuovi utenti che si connettono su Google Meet ogni giorno e trascorrono insieme oltre 2 miliardi di minuti, ovvero più di 3.800 anni di riunioni sicure in un solo giorno. Siamo imbarazzati dall’enorme responsabilità che ci deriva da questa crescita e siamo determinati a continuare a fare la nostra parte per aiutare».

Con la prposta gratuito fino al 30 settembre di Google Meet, quindi, Google Cloud intende rendere ancora più facile per le persone rimanere connesse ovunque si trovino, il tutto con la garanzia di completa sicurezza per la privacy e protezione di dati e persone.

Perchè Google dice che è la videoconferenza è sicura

Google Meet prevede una serie di controlli di sicurezza automatici, il che si traduce per organizzazioni e utenti finali nella completa certezza di affidarsi ad un sistema al 100% sicuro e provvisto di tutte le necessarie misure di protezione.

Google Meet utilizza una serie di protezioni anti-abuso per proteggere i meeting virtuali, che includono misure anti-dirottamento sia per le riunioni sul web che per le chiamate in ingresso.

Google Meet rende difficile riprogrammare il codice degli ID della riunione con un attacco a forza bruta (questo è quando una persona malintenzionata tenta di indovinare l’ID di una riunione e fa un tentativo non autorizzato di parteciparvi) utilizzando codici lunghi 10 caratteri, con 25 caratteri nel set. Limita la capacità dei partecipanti esterni di unirsi a una riunione con più di 15 minuti di anticipo, riducendo la finestra in cui si può tentare un attacco di forza bruta.

I partecipanti esterni non possono unirsi alle riunioni se non sono nell’invito calendarizzato o non sono stati invitati dai partecipanti. In caso contrario, devono richiedere di partecipare alla riunione e la loro richiesta deve essere accettata da un membro dell’organizzazione ospitante.

Chi usa Google Meet

Oltre alle numerose istituzioni scolastiche, fra gli utenti business della piattaforma di smart working di Google si segnalano la banca italiana Credem (Credito Emiliano SpA) che usa la G Suite (Drive, Docs e Meet), per ricreare un ambiente di lavoro collaborativo da casa aiutando a mantenere la continuità aziendale con incontri vis-a-vis con i clienti. O anche Salesforce i cui dipendenti lavorano da casa: per Andy White, VP, Platform Engineering Salesforce, “anche con il doppio delle videochiamate quotidiane. 50.000 ogni giorno lavorativo, la scalabilità di Google Cloud mantiene i nostri team collegati in modo affidabile e senza interruzioni“. O ancora Shopify, che con la videoconferenza Meet mantiene connessa la propria forza lavoro: “recentemente abbiamo avuto un incontro di 20 persone in diretta streaming con 4.000 persone e non ci sono stati problemi“, ha affermato il direttore delle infrastrutture tecniche Garth Pyper.

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