Smart metering italiano da esportare

All’Energy & Utilities Forum 2009 Idc la celebrazione delle reti intelligenti per il controllo proattivo dell’energia.

Efficienza energetica, gestione della domanda e smart grid in un contesto di crisi economica, sono stati gli argomenti della terza edizione dell’Energy & Utulities Forum 2009 organizzato da Idc, che ha chiamato in causa esperti internazionali, It provider, produttori e distributori del settore.

Analizzando i rapporti intercorrenti tra energia e sviluppo socio-economico del paese, gli esperti hanno illustrato il ruolo strategico di un meccanismo di generazione e distribuzione dell’energia, secondo nuove economie di filiera e di scala in cui l’Italia, per le sue caratteristiche territoriali e storiche, potrebbe proporsi come un modello di eccellenza.

Intanto, il nostro modello di smart metering, ovvero dei contatori intelligenti che in modo bidirezionale offrono monitoraggio e uno scambio di informazioni lato azienda fornitrice e lato consumer, è uno dei sistemi più avanzati, rispetto al panorama mondiale, tant’è che lo stiamo esportando a livello globale.

La parola chiave è “intelligence”: ai fini di un adeguato sviluppo delle fonti rinnovabili e della massimizzazione dell’efficienza energetica è necessaria un’evoluzione verso reti intelligenti, in grado di garantire affidabilità, sicurezza, economicità e flessibilità, ottimizzazione del servizio e riduzione dell’impatto ambientale, trasformando gli stessi consumatori in distributori attivi.

Pannelli solari, eolico e biocarburi possono essere inquadrati in nuove logiche di cooperazione e distribuzione dell’energia, la cui somma può contribuire a motorizzare il sistema Paese.

Lo smart grid, infatti, è la versione energetica del grid computing: nuove economie di scopo e di scala per potenziare e sfruttare il trading dell’energia a cui le aziende possono attingere attraverso un’ottimizzazione del rapporto intercorrente tra domanda e fornitura.

Un’ipotesi di lavoro che può costituire una via d’uscita alla recessione in atto: i consumi energetici, infatti, sono diminuiti e a essere maggiormente colpiti sono stati i distributori di energia pura e i newcomer anche se venture capital e private equity non mostrano segni di cedimento. Vero è che il quadro normativo, secondo quanto previsto da Bruxelles, prevede entro il 2010 la riduzione del 20% nelle emissioni gas effetto serra (Ghg), il miglioramento del 20% dell’efficienza energetica e il raggiungimento del 20% di rinnovabilità all’interno dell’energy mix.

«La sfida è aumentare l’intelligenza delle reti – ha spiegato Roberta Bigliani, Emea Research Director Energy Insights -. Si possono definire intelligenti le reti che consentono una partecipazione attiva della domanda e che sono in grado di operare in maniera predittiva e non reattiva. Esse rendono, inoltre, possibile l’integrazione della generazione distribuita e di quella rinnovabile, permettendo di offrire un servizio di qualità maggiore. Grazie a queste reti si delinea quindi uno scenario rivoluzionario dei mercati energetici in cui migliora l’interazione tra il mercato e tutti gli attori dell’intera supply chain».

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