Skynet non ha attaccato Amazon

La mitologia di Terminator viene spesso richiamata in occasione di fatti negativi della tecnologia Ict. D’altronde unisce Rete e microprocessore in un’unica paura delle macchine.

Il 21 aprile è noto in Italia per essere il Natale di Roma, ovvero il presunto giorno di fondazione della città. Lo scorso 21 aprile è passato alla storia per un evento più informatico, come una lunga indisponibilità di alcune componenti della cloud di Amazon in una delle zone di azione del sistema. Nonostante la serietà della situazione, un rappresentante dell’azienda ha risposto con grande ironia ad una domanda molto divertente: “Did Skynet destroy zone us-east-1c?”
Il riferimento è ad un terzo 21 aprile, quello che il serial Tv The Sarah Connors Chronicles assegnava alla presa di coscienza della rete intelligente mandata online il 19 aprile e diventata senziente due giorni dopo. Il serial prese il via dalla saga cinematografica di Terminator, assegnandogli una timeline alternativa: nei film infatti Skynet prende coscienza nel 1997 (per tacer dei libri).
Orbene questa è stata la risposta: “From the information I have and to answer your questions, SkyNet did not have anything to do with the service event at this time”, ha commentato ufficialmente un non meglio identificato Luke@Aws, ovvero “al momento Skynet non sembra esser coinvolta con l’evento”. La questione, benché portata nel forum ufficiale, è stata accettata con ironia anche da successivi commentatori. “Adoro gli statunitensi quando dicono at this time, come a dire che potrebbe esserci un altro momento in cui le cose potrebbero essere diverse”, ha scritto qualcuno; “e non hanno negato l’esistenza di Skynet“, ha detto un altro.
Insomma in un prossimo futuro altri dati potrebbero evidenziare responsabilità di Skynet – la rete senziente, non l’omonimo sistema satellitare britannico.

Anche Sony sotto attacco
La saga di Terminator è entrata in profondità nell’immaginazione collettiva mondiale, tanto che è stata chiamata in causa anche per la recente cronaca su Sony. Personalmente non so bene quale indagine potrebbe assegnare a Skynet il furto di dati personali per 77 milioni di utenti della Playstation, compreso il numero di carta di credito. E’ curioso, ma non può bastare il fatto che la data del furto sia stata fissata al 19 aprile -annotata dagli utenti Sony- e che la saga di Jonh Connor, nostro salvatore e figlio di Sarah, è finita su Playstation con il nome Terminator Salvation, quella del quarto film.
Curiosamente già qualche anno fa la Psp fu associata a Skynet. La console è infatti affidata ad un fantastico microprocessore, il Cell, e la connessione Internet di tanti milioni di device fece scherzare sulla nascita di Skynet appunto come rete di Cell. In realtà la rete della Psp, dopo alcune chiusure temporanee e l’incredibile hacking, è stata chiusa a tempo indeterminato.
A me sembra che come filosofia, per restare nel gioco, l’hardware dei vari cyborg della famiglia T-Terminator sia più simile a quello del tipo Kinect, un’idea che hanno avuto anche altri.
D’altronde l’uomo ha da sempre paura del futuro e dello sconosciuto, e spesso la materializza sul progesso e sui suoi ritrovati. Cosa c’è di meglio di un alieno animato da un chip e figlio di una Rete senziente?

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