Sistri, si va verso il ripristino

Il Senato ha approvato all’unanimità l’emendamento che invalida l’articolo della manovra che avrebbe dovuto abolire la nuova procedura per la tracciatura dei rifiuti speciali e pericolosi. Introdotte alcune novità, come il posticipo a febbraio 2012 o eventuali esenzioni.

In tema di Sistri, parafrasando Shakespeare (non ce ne
voglia), si potrebbe dire che è stato fatto “Molto rumore per nulla”. Infatti,
è stato approvato all’unanimità dalla Commissione Bilancio del Senato
l’emendamento che invalida l’articolo della manovra che avrebbe dovuto abolire
la nuova procedura per la tracciatura dei rifiuti speciali e pericolosi.

Questo significa che, se nella fase di approvazione
definitiva della manovra sarà mantenuto così com’è tale emendamento, il Sistri
proseguirà nel suo iter, come avrebbe dovuto fare se non ci fosse stato lo stop
dovuto alla paventata abolizione.

O quasi. Perché questo rinvio forzoso dovrebbe comportare
alcune novità. La prima è il posticipo da settembre 2011 a febbrario 2012 dell’entrata
in vigore del sistema. Questo permetterà alle aziende coinvolte di avere alcuni
mesi in più per potersi organizzare e cercare di familiarizzare con le
procedure e i sistemi che tante polemiche avevano suscitato in occasione del
click day e delle verifiche successive.

In secondo luogo, l’emendamento prevede che il
ministero dell’Ambiente si debba confrontare con le imprese e i gestori per analizzare
e risolvere le criticità emerse.

L’ultima novità di rilievo riguarda la possibilità da
parte del ministero dell’Ambiente di decretare eventuali esenzioni dal Sistri (parziali
o totali) per quelle realtà che devono gestire rifiuti non pericolosi.

Esprimendo grande
soddisfazione per l’approvazione del Senato, il ministro per l’ambiente
Stefania Prestigiacomo ha affermato: “Sono
convinta che, con l’opportuno rodaggio previsto e con gli interventi che si
renderanno necessari per andare incontro agli operatori, il Sistri partirà al
meglio e si rivelerà un utilissimo strumento per le aziende e per la protezione
del territorio
“.

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