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I sistemi di calcolo quantistico da 20 qubit di Ibm sono pronti

Ibm ha annunciato due aggiornamenti di rilevo del proprio processore quantistico, destinati a potenziare i sistemi commerciali Ibm Q ad accesso anticipato.

I primi sistemi Ibm Q online, a disposizione dei clienti, saranno dotati di un processore da 20 qubit e presenteranno miglioramenti nella progettazione dei qubit superconduttori, nella connettività e nel packaging.

I tempi di coerenza (quantità di tempo disponibile per eseguire calcoli quantistici) sono all’avanguardia e si attestano su un valore medio di 90 microsecondi, permettendo di eseguire operazioni quantistiche ad elevato livello di affidabilità.

Ibm ha inoltre realizzato e testato un prototipo operativo di processore da 50 qubit con parametri prestazionali confrontabili. Questo nuovo processore nasce dall’estensione dell’architettura da 20 qubit e sarà disponibile nei sistemi Q di prossima generazione.

I clienti avranno la possibilità di accedere online alla potenza di calcolo dei primi sistemi Q entro la fine dell’anno, con una serie di aggiornamenti programmati durante il 2018.

Ibm ha focalizzato le proprie energie sulla creazione di sistemi avanzati di calcolo quantistico, universali e scalabili, mettendoli a disposizione dei clienti per esplorare applicazioni pratiche. I progressi hardware più recenti sono il risultato di tre generazioni di sviluppo da quando Ibm, per prima, lanciò sul mercato, nel maggio 2016, un computer quantistico funzionante online, permettendo a chiunque di accedervi liberamente. In 18 mesi ha reso disponibili online sistemi da 5 e 16 qubit ad accesso pubblico attraverso la piattaforma Ibm Q experience e ha sviluppato l’ecosistema di calcolo quantistico pubblico più avanzato al mondo.

Nel corso del prossimo anno, scienziati e ricercatori IBM Q continueranno a lavorare al miglioramento dei dispositivi IBM agendo su diversi aspetti tra cui la qualità dei qubit, la connettività dei circuiti e il tasso di errore operativo, al fine di aumentare la profondità di esecuzione di algoritmi quantistici.

Ad esempio, in sei mesi, il team IBM è stato in grado di accrescere i tempi di coerenza del processore da 20 qubit raddoppiandoli rispetto ai sistemi da 5 e 16 qubit a disposizione dei clienti sulla IBM Q experience.

Oltre alla realizzazione di sistemi operanti, Ibm continua a sviluppare il suo già solido ecosistema di calcolo quantistico, che comprende strumenti software open source, applicazioni per sistemi a breve termine e materiali didattici per la comunità quantistica.

Attraverso la Ibm Q experience, più di 60.000 utenti hanno eseguito oltre 1,7M esperimenti quantistici e hanno prodotto oltre 35 pubblicazioni scientifiche di terzi. Le registrazioni al progetto sono arrivate da utenti provenienti da oltre 1500 università, 300 scuole superiori e 300 istituzioni private di tutto il mondo, molte delle quali accedono alla IBM Q experience in quanto parte integrante della loro formazione. Questa forma di accesso libero e di ricerca “aperta” è fondamentale per favorire un apprendimento accelerato e per l’implementazione del calcolo quantistico.

Per incrementare questo ecosistema di ricercatori quantistici e lo sviluppo di applicazioni, IBM ha lanciato all’inizio di quest’anno il progetto QISKit, un kit di sviluppo software open source per la programmazione e l’utilizzo di computer quantistici. Gli scienziati di IBM Q hanno ora ampliato il QISKit per consentire agli utenti di creare programmi di calcolo quantistico ed eseguirli su uno dei veri processori quantistici o simulatori quantistici disponibili online.

Le recenti aggiunte al QISKit includono anche nuove funzionalità e strumenti di visualizzazione per studiare lo stato del sistema quantistico, l’integrazione del QISKit con la IBM Data Science Experience, un compilatore che traccia gli esperimenti desiderati sull’hardware disponibile, nonché esempi dimostrativi di applicazioni quantistiche.

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