Sinfo One: pronti a formarci anche sull’hardware

La società, premiata a PartnerNetwork come miglior partner Emea di Oracle per il mercato midsize, parla delle nuove opportunità per Jde e delle aperture verso l’hardware.

Oltre a essere l’appuntamento nel corso del quale vengono ridefinite le strategie di Oracle con il canale dei partner, PartnerNetwork è anche il momento in cui l’azienda assegna dei riconoscimenti a quelle realtà che meglio hanno saputo sviluppare il business nel corso dell’anno.
E quest’anno tra i premiati figura anche una realtà italiana, che si è aggiudicata il titolo di Partner of the Year per la categoria Medie Aziende nella regione Emea.

Il riconoscimento è stato assegnato a Sinfo One, partner Platinum specializzato in Business intelligence foundation, Jd Edwards EnterpriseOne, Hyperion Planning, Oracle Business Intelligence e Consumer Products, che dunque, oltre a potersi fregiare del titolo per i prossimi dodici mesi, avrà accesso a un fondo di sviluppo di 5.000 dollari per l’espansione del business in altri Paesi e a finanziamenti per campagne pubblicitarie e di marketing.

Con sede a Parma, Sinfo One è una realtà di 35 persone e un fatturato 2009 di 9,5 milioni di euro, in attività da 26 anni. Racconta Marcello Burzi, direttore della divisione Oracle-Jde dell’azienda, «come molti partner di Oracle, negli anni avevamo acquisito competenze specifiche su aziende e tecnologie diverse, che poco alla volta sono state tutte acquisite da Oracle». Alle soluzioni Oracle, Sinfo One affianca anche un suo Erp, Fides, indirizzato al mercato delle medie imprese italiane.


«Il nostro target di riferimento
– racconta Burzi – è rappresentato dalla media impresa da 20 a 350 milioni di fatturato, con focus specifico nei settori del food e del beverage, per i quali abbiamo anche sviluppato una soluzione ad hoc basata su Jde per la gestione dei rapporti con la grande distribuzione alimentare».

Il business legato a Oracle vale il 70% del giro d’affari di Sinfo One, mentre le sole Applications e Fides si attestano ciascuna sul 30% del fatturato complessivo. «Non ci sono criteri predefiniti e assoluti per proporre Fides o la soluzione Oracle, anche se, tendenzialmente, se il cliente ha una forte connotazione internazionale o se richiede non solo un Erp ma una soluzione più infrastrutturale è chiaro che la decisione finisce per orientarsi su Oracle”.

Complessivamente, Sinfo One conta su una quindicina di clienti attivi su Fides e una sessantina come base installata complessiva. Su Oracle ci sono invece una ventina di clienti in area Erp e una decina sul resto dell’offerta.
Per quanto riguarda i rapporti con Oracle, Burzi ammette che nel periodo delle grandi acquisizioni di Oracle, alcuni clienti avevano manifestato qualche timore rispetto a un possibile abbandono di alcune piattaforme. Dubbi fugati con gli annunci in area
Applications unlimited ed Extended support.
«Oggi si registra una forte ripresa sul fronte Jde su tutto il territorio italiano, tanto che ci sono più prospect e progetti di upgrade che risorse in grado di gestirli. Mancano figure professionali specializzate sulla piattaforma Jde».

Per quanto riguarda la partnership con Oracle, Burzi racconta che al momento del lancio di Opn, un anno fa, Sinfo One aveva in casa già le specializzazioni necessarie.
«Oggi vediamo nuove opportunità nell’area Fusion, nelle Soa, nel middleware. Quanto all’hardware, è sicuramente importante, anche se il nostro focus è specifico sulle application. La sfida sarà portarsi in casa le risorse necessarie a gestire anche il software, con l’obiettivo di proporsi ai clienti come partner di stampo più infrastrutturale».
Sarà un nuovo step in un percorso formativo già impegnativo. Nelle stime di Burzi, negli ultimi due anni almeno il 10% del fatturato è stato destinato ad attività di formazione di diverso tipo: per ciascun consulente si parla di 15 giorni all’anno dedicati alla formazione.

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