Sindrome da presunzione assoluta

N-gage come Xbox? Ovvero, quando la storia si ripete.

26 febbraio 2004 Una strana malattia colpisce alcune aziende in
particolare nel mondo dei videogiochi.
Potremmo definirla come
Spa (Sindrome da presunzione assoluta) e per
fortuna si propaga molto lentamente.
Ma qualche vittima l’ha già fatta.

Noi che facciamo un altro mestiere pensiamo che al momento di lanciare un
nuovo prodotto qualsiasi società guardi cosa fa la concorrenza, esamini le
caratteristiche tecniche dei prodotti analoghi presenti sul mercato e decida un
prezzo che sia sostenibile dal mercato.
Non deve essere per forza più basso
o in linea con gli altri ma sicuramente non considerato completamente fuori
mercato dai consumatori.
Tutto questo finché qualcuno non è colpito dalla
Spa.
Qui infatti iniziano i dolori.
Attraverso una procedura che ancora
non è chiara agli scienziati, la Spa fa in modo che tutte queste normali
procedure vengano saltate e che l’azienda (di solito un colosso) si convinca che
basterà il suo nome per sconfiggere la concorrenza.
Il brand sosterrà un
prodotto che si presenterà al pubblico con un prezzo nettamente superiore a
quello dei competitor.
E’ successo per il lancio di Xbox e
succede con N-gage di Nokia. Le due vicende sono molto simili
perché riguardano due aziende leader nei rispettivi settori che decidono di
allargarsi e debuttare in settori affini a quello originale dove però il loro
marchio ha una valenza inferiore (Microsoft e Nokia nei videogiochi non hanno la
stessa autorevolezza) e che soprattutto sono dominati da competitor (Sony con
Ps2 e Nintendo con Gameboy) che da anni presidiano il mercato.
Ma la Spa è
tremenda e una volta che si è riuscita a infiltrare riesce a fare danni
mostruosi.
Così succede che Microsoft decida di lanciare Xbox a un prezzo
più o meno doppio rispetto alla concorrenza per poi fare rapidamente marcia
indietro un mese dopo il lancio.
Certo, oggi Xbox ha un prezzo competitivo
con quello di Ps2 e GameCube ma il lancio di Xbox si pensava fosse un caso
isolato da studiare nei manuali di marketing per evitare di ripeterlo.
Poi è
arrivata Nokia con N-gage e incurante di ciò che aveva combinato Microsoft ha
pedissequamente ripetuto gli stessi errori. Nonostante il business plan
prevedesse 9 milioni di pezzi venduti nei primi due anni le vendite sono ferme a
quota 600.000.
Così come la prima versione di Xbox, N-gage costa di più
della concorrenza e offre di meno nel senso che Game Boy Advance ha in catalogo
circa 700 giochi contro la ventina della console di Nokia.
Però ci sono
molte funzionalità in più sostengono i manager del gruppo finlandese in preda a
una fortissimo attacco di Spa. Peccato che i consumatori o non se ne sono
accorti oppure non siano molto interessati.
Per ricordaglielo la filiale
italiana ha pensato bene di lanciare una campagna promozionale fatta di 30.000
adesivi che in molti casi sono stati appiccicati sui monumenti romani. Walter
Veltroni, sindaco della Capitale, non l’ha presa bene e Nokia ha promesso di
rifondere i costi per la rimozione.
Un altro caso di Spa?

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