Siemens, in 350mila verso Exchange 2003

La società tedesca sta aggiornando all’ultima versione Microsoft tutte le postazioni sparse nelle oltre 100 business unit. Utilizzato l’Exchange Migration Wizard di Quest Software.

23 settembre 2004

Siemens sta procedendo alla migrazione da Microsoft Exchange 5.5 a Exchange 2003. In sé, nulla di clamoroso, se non che in gioco vi sono ben 350mila utenti sparsi territorialmente su tutto il globo nelle olre 100 business unit della società.


L’installazione di Exchange in Siemens, in occasione dell’ultimo aggiornamento avvenuto alla fine degli anni 90, fu realizzata divisione per divisione con poca attenzione alla gestione centralizzata. A causa di tale limitazione, Siemens non ha potuto sfruttare i vantaggi della recente installazione di Microsoft Active Directory (condivisione di calendari, rubriche e cartelle attraverso il network).


Per l’operazione di aggiornamento, che presumibilmente andrà avanti fino all’autunno del prossimo anno, Siemens è ricorsa all’aiuto della californiana Quest Software, che ricorrerà al proprio Exchange Migration Wizard per risolvere i principali problemi correlati alla migrazione. Il tool, infatti, consente di mantenere i record e le mailbox della vecchia versione 5.5 di Exchange, pur sovrapponendo la nuova struttura di Exchange 2003.


In pratica, consente di continuare a lavorare normamente, scambiando e-mail e utilizzando la rubrica. Non è necessaria, tra l’altro, alcuna interruzione nel funzionamento dei sistemi. Exchange Migration Wizard sarà utilizzato per migrare circa 200mila postazioni all’interno delle più grandi business unit; nelle realtà più piccole, invece, si farà ricorso ai tool di migrazione nativi Exchange. Quest ha ereditato il wizard di migrazione con l’acquisizione della società Aelita software, avvenuta lo scorso marzo.


Come risultato dell’aggiornamento, Siemens si aspetta un notevole risparmio nei costi di gestione, correlato suprattutto con il condolidamento lato server della piattaforma: degli attuali 2500 server Exchange, infatti, dovrebbero rimanerne circa 700.

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