Sicurezza in Italia: peggio dell’anno scorso

L’Osservatorio criminalità Ict di Fti (Forum per la tecnologia della informazione Italia) e Sicurforum denunciano una situazione non solo peggiorata ma sempre più a rischio

In un incontro organizzato da Symantec sono stati resi noti i dati
dell’Osservatorio criminalità Ict di Fti (Forum per la tecnologia della
informazione Italia) e Sicurforum, dai quali emerge una situazione più
drammatica rispetto a quella dello scorso anno.


 Le contaminazioni da virus sono passate dal 69% al 78%, mentre in
crescita sono anche i furti di apparati contenenti dati. Il 26% del campione ha
registrato la saturazione delle risorse, il 10% ha avuto accessi non autorizzati
al sistema, il 12% un uso non autorizzato delle macchine, 1’8% traffico illegale
di materiale, e sempre per la stessa percentuale le aziende hanno registrato
trojan horses e accessi e modifiche non autorizzate a sistemi e dati, mentre il
4% ha subito frodi tramite computer.


Tutte queste tipologie di attacchi registrano percentuali superiori a quelle
rilevate dall’indagine lo scorso anno e nel 73% dei casi i danni sono dovuti ad
attacchi esterni mentre solo il 27% arriva dall’interno.


Fra le motivazioni degli attacchi il vandalismo è quella principale con il
36%, seguita dall’azione dimostrativa con il 22% dal sabotaggio con il 17% e
dalla frode informatica che raccoglie il 12% dei casi. Chiudono il capitolo
delle motivazioni il furto delle informazioni 7% e lo spionaggio con il 4%.


Secondo il 68% degli intervistati i danni inflitti hanno comunque permesso di
ripristinare i sistemi in una giornata. Ma non sempre è andata così liscia. Il
3% ha dovuto sudare quasi un mese per ripristinare l¹intero apparato
informatico. A parte la crescita dei vari attacchi il rapporto evidenzia anche
l’aumento delle azioni più pericolose che arrivano dall’esterno anche se questo
non diminuisce la paura per gli attachi degli “insider”, gli stessi dipendenti
delle aziende. L’apertura dei sistemi informativi ai partner gestionali e di
business fa sì infatti che crescano anche i timori per uso improprio delle
risorse.

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