Sicurezza, Heathrow punta sull’Rfid

Le tecnologie a radiofrequenza per la gestione del sistema bagagli dello scalo londinese.

Voli aerei più sicuri grazie all’Rfid.
Dopo le minacce terroristiche
che, le scorse settimane, hanno terrorizzato Londra e Glasgow l’aeroporto di
Heathrow ha lanciato la sfida: diventare entro breve tempo il più grande scalo
europeo nella gestione del sistema bagagli attraverso tag e lettori.

La
sperimentazione sarà avviata a settembre e la British Airports Authority, la
società di gestione aeroportuale britannica, non nasconde di volere imprimere da
subito al progetto la maggiore accelerazione possibile.
I risultati di
questo primo test sono attesi con ansia e la speranza, in caso di esito
positivo, è vedere l’estensione della tecnologia Rfid, a mo’ di effetto domino,
in tutte le strutture non solo del circuito Baa, ma anche in quelle della Iata,
l’organizzazione internazionale (la sede è a Montreal, in Canada) di cui fanno
parte 270 compagnie di oltre 140 nazioni.

L’Rfid potrà rappresentare,
dunque, una risorsa determinante per la sicurezza. Soprattutto in quello che,
dopo Atlanta e Chicago, è il terzo aeroporto più trafficato del mondo per numero
di passeggeri (e il primo per numero di movimenti di passeggeri di voli
internazionali).

Subito dopo l’estate, così, in tutti i check-in di
Heathrow verrà installato un sistema per taggare i bagagli da imbarcare sui
voli, in modo da poterne registrare il percorso passo passo, dall’entrata
all’uscita.

Tutto questo, nelle intenzioni della Baa, se da una parte
renderà difficile lo smarrimento di una valigia, garantirà anche un controllo
molto più rigido dei carichi, rafforzando di conseguenza il livello di sicurezza
generale dei voli.

Vogliamo quanto prima verificare i reali
vantaggi che l’utilizzo dell’Rfid permetterà rispetto ai sistemi di gestione
adottati attualmente
”, ha affermato un portavoce della British Airports
Authority. Solo in termini economici, infatti, i risparmi nella voce smarrimento
bagagli sono stati stimati intorno ai 600 milioni di euro.

Ma
l’esperimento di Heathrow sembra essere solo la prima tappa di un processo
potenzialmente molto più impegnativo.

Quello di Londra, infatti, viene
considerato dai vertici di Baa e Iata una sorta di progetto-pilota da adottare
anche altri in tanti altri scali. “La spinta a fare un investimento del
genere deve venire dagli aeroporti, che sono finanziariamente più stabili
rispetto alle linee aeree
”, ha affermato in merito Peter Harrop, numero uno
della società di analisi IdTechEx. “Se lo scalo più grande d’Europa darà un
esempio positivo, tutti gli altri lo seguiranno a catena. Perché non basta che
solo Heathrow tragga benefici dal minor numero di valige perse o da una maggiore
efficienza nei sistemi di automazione. Il beneficio sarà reale quanto ogni
bagaglio sarà taggato in ogni aeroporto e per ogni volo di ogni linea
aerea
”.

www.rfiditalia.com

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