Sicurezza: anglofoni convinti dalla biometria

Unisys ha promosso una ricerca in Usa e Uk per sondare la fiducia nelle misure di sicurezza adottate da aziende ed enti pubblici. C’è una forte predilezione per l’uso dei dispositivi biometrici.

Una recente indagine promossa da Unisys ha evidenziato una maggiore considerazione dell’efficacia dei sistemi biometrici in alternativa alle attuali soluzioni di sicurezza adottate da aziende e enti pubblici.

Questo è il condensato delle interviste condotte su un panel di consumatori britannici e statunitensi che si sono dichiarati favorevoli all’impiego di tecnologie biometriche sia per potenziare i controlli alle frontiere, con l’identificazione degli individui attraverso caratteristiche fisiche quali impronte digitali, tratti del volto e morfologia delle mani, sia per tutelare le informazioni e i dati personali in ambito It.

Lo studio è stato condotto online per conto di Unisys dal Ponemon Institute intervistando 1.744 individui appartenenti a un campione di quasi 16mila consumatori negli Stati Uniti. Lo studio ha comportato anche la realizzazione di una ricerca simile condotta da Ipsos/Mori su 500 consumatori britannici durante il mese di novembre 2006. Il campione è costituito da persone di età compresa tra 18 e 75 anni con un reddito familiare compreso tra 20mila e 201mila dollari l’anno.

Con riferimento al settore informatico, la maggior parte dei consumatori intervistati negli Stati Uniti (63%) e nel Regno Unito (87%) ritiene che le principali minacce, destinate a crescere in futuro, siano legate al furto di identità e la sensazione è che gli istituti finanziari e le istituzioni non facciano abbastanza per contrastare questi fenomeni.

Una percentuale ancora più alta di consumatori (il 92% in Gran Bretagna e il 69% negli Stati Uniti) auspica l’adozione di tecnologie biometriche da parte di banche, gestori di carte di credito, aziende sanitarie ed enti pubblici,come valida alternativa all’utilizzo di lettori di smart card, token e password/Pin, per compiere in modo efficace e rapido la verifica delle identità individuali.

Anche nei controlli alle frontiere la biometria risulta essere il sistema ideale per migliorare ogni fase dei processi di verifica (51% degli intervistati), ma per l’85% dei consumatori oggi i livelli di controllo alle frontiere sono ancora inadeguati e soltanto la metà degli intervistati è convinta che il governo si impegni davvero per fronteggiare la questione con priorità.

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