Si riparla di Steve Jobs ai vertici di Apple e intanto Motorola presentaun nuovo super-clone Mac

Sta per aprire i battenti a Boston un’edizione quanto mai attesa de lMacWorld. Sara Steve Jobs a fare il discorso d’apertura e questo ha dato adito a nuove illazioni sulla sua possibile ascesa al vertice dell’aziendache fondo.

L’annuale edizione estiva del MacWorld, che si aprirà la settimana
prossima a Boston, è attesa con grande ansia e curiosità da utenti, adde
tti
ai lavori e osservatori, per capire non tanto le direzioni tecnologiche
nelle quali si muoverà la Apple del futuro (le linee sono state già
tracciate e sono sufficientemente chiare) quanto chi guiderà questo incert
o
futuro. Le dimissioni (forzate) del chiarman e Ceo Gilbert Amelio hanno
scatenato varie ipotesi di successione, la più plausibile delle quali
rimane quella di un ritorno di Steve Jobs, fondatore dell’azienda e
rientrato come super-consulente a fine anno scorso, con l’assorbimento
della NeXt. L’idea è sin qui stata smentita dal diretto interessato, ma
sarà lui ad aprire i lavori della manifestazione e la cosa non appare
casuale. Secondo un confidente vicino a Jobs, l’ex-enfant prodige non
sarebbe intenzionato ad assumere pubblicamente pieni poteri, ma vedrebbe
bene un proprio uomo di fiducia nella carica di Ceo.
Al MacWorld non sarà, comunque, di scena solo Apple. Motorola proverà a
rubargliene un pezzetto, con la presentazione dello StarMax 6000, clone
Macintosh di particolare importanza, poiché sarà il primo basato sulle
specifiche di design Chrp (Common Hardware Reference Platform). Esse
dovrebbero consentire ai costruttori di acquisire componenti e tecnologie
da fonti diverse, liberandosi così parzialmente dal giogo delle licenze
Apple. Per arrivarci, tuttavia, ai costruttori serono anche l’ultima
versione del sistema operativo MacOs 8 e uno speciale chip Rom. Secondo
alcune fonti, l’uscita di Motorola è stata studiata apposta per far
pressione su Apple in questa direzione.
E non è tutto. Lo StarMax 6000 monterà anche un nuovo modello di
processore PowerPc, con il nome in codice di Arthur, inizialmente con
velocità a 266 e 300 MHz. Sarà presente anche un bus a 66 MHz. Certo, Ap
ple
non sarà a guardare e, a propria volta, presenterà i già anticipati
PowerMac 8600 e 9600, con velocità fino a 350 MHz. Anche dall’altro grande
clonatore autorizzato, Power Computing, sono attesi nuovi sistemi, basati
su una combinazione del processore Arthur a 275 MHz e un’ampia memoria
cache, che funzionerà alla stessa velocità del processore principale.

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