Si divide la strada dello sviluppo fra C# e Visual Basic

La roadmap stilata da Microsoft per il futuro dei propri linguaggi prevede una strategia diversificata, con l’intento di mantenere l’attenzione degli ambienti legacy, ma guidarne l’evoluzione verso i servizi Web. Nel mirino rimane sempre Java.

Procederanno su binari separati gli sviluppi dei linguaggi C# (Sharp) e Visual Basic, a partire dal rilascio di VisualStudio.Net, previsto più avanti nell’anno. Così, Microsoft intende trattenere il parco degli sviluppatori legacy, impegnati nel passaggio all’era dei servizi Web. In particolare, C Sharp è destinato a diventare più complesso, con l’aggiunta di feature progettate per semplificare lo sviluppo di servizi Web. Ciò lo metterà in competizione ancora più aperta con Java. Visual Basic, invece, integrerà caratteristiche più di tipo high-end e sarà indirizzato agli ambienti Rad (Rapid Application Development). Quest’ultimo passaggio non appare però facile, poiché Visual Basic è nato come linguaggio per programmazioni semplici.
La roadmap appena delineata evidenzia il delicato piano di bilanciamento che Microsoft sta approntando. La società ha già dovuto ridimensionare l’intento di effettuare cambi sintattici alla prossima versione di Visual Basic, per renderlo più simile a C++ e Java. L’opposizione maggiore è arrivata dalla comunità di tre milioni di sviluppatori, che hanno prodotto una consistente base di installazioni in codice legacy. La casa di Bill Gates ha ovviamente bisogno di questa forza, ma vuole anche delicatamente portarla verso i servizi Web e il linguaggio C#. La paura è che, messi sotto pressione, questi utenti finiscano con il convertirsi a Java. Da qui deriva la decisione di distanziare maggiormente gli ambienti di sviluppo oggi in portafoglio.
C Sharp è destinato a generare e supportare i cosiddetti “generici”, ovvero modelli di codice utilizzati per aggiungere funzionalità a un’applicazione, riducendo la necessità di codice manuale e le probabilità di bug. Sarebbe un buon vantaggio nei confronti di Java, che ha previsto il supporto dei generici per la versione 1.5, attesa solo per il 2003. Il linguaggio dovrebbe anche supportare Il, un metodo di sviluppo che permette agli sviluppatori di accedere al codice posto nel garbage collector, senza perdere tempo per spostarlo nell’ambiente di sviluppo principale.

LASCIA UN COMMENTO

Inserisci il tuo commento
Inserisci il tuo nome