Shopping all’e-market per le pubbliche amministrazioni

Anche il settore statale si dà all’e-commerce e all’e-procurement, nell’ambito di un progetto gestito da Consip, società facente capo al ministero del Tesoro.

È inevitabile quanto auspicabile: anche per la Pubblica amministrazione, la globalizzazione introduce nuove leggi di mercato o quanto meno modifica profondamente quelle esistenti: ne sa qualcosa la Consip, società nata a seguito della legge finanziaria 2000 e detenuta al 100% dal ministero del Tesoro, del Bilancio e della Programmazione Economica con funzioni di favorire l’acquisto centralizzato di molti dei beni e dei servizi che vengono usati in ogni settore dell’apparato statale italiano. In un recente dibattito, Carlo Bucciarelli, dell’Ufficio Progetto Acquisti Pubbliche Amministrazioni Consip, ha illustrato il progetto che prevede la razionalizzazione della spesa del settore statale con il supporto delle più recenti tecniche di e-commerce e di e-procurement.
Lo sviluppo del progetto ha il suo centro visibile in Internet, nel sito www.acquisti.tesoro.it, ed è fondamentalmente basato su tre principi chiave: la promozione della new economy, la maggiore autonomia della pubblica amministrazione e la radicale semplificazione delle procedure di acquisto. Il modello operativo di riferimento, elaborato forse per la prima volta con criteri assolutamente manageriali, prevede la delega della gestione della domanda agli utenti del bene o servizio ed assegna al Tesoro un ruolo di coordinamento nei confronti del mercato, secondo il principio di un bilanciamento ottimale tra autonomia delle amministrazioni e coordinamento della spesa. La struttura di supporto agli acquisti è focalizzata per categoria merceologica ed è in linea con le più evolute esperienze europee: il modello operativo traduce, infatti, a livello italiano, alcune delle strategie di utilizzo dell’e-procurement già esistenti a livello europeo e sperimentate con successo.
Secondo Bucciarelli, il progetto Consip si propone, in sintesi, di sfruttare le enormi potenzialità del commercio elettronico, con un approccio evolutivo che si concentra sugli strumenti del catalogo elettronico e del mercato elettronico, fino ad arrivare alle formule più evolute delle aste on line e, in un prossimo futuro, di veri e propri e-marketplace. A pochi mesi dall’avvio, l’operazione ha conseguito risultati significativi in termini di risparmio, di semplificazione delle procedure di acquisto e di sviluppo di strumenti informativi: le analisi dimostrano che sono stati risparmiati fino ad ora circa 400 miliardi di lire, e la previsione per il 2001 è quella di raddoppiare il risparmio. Bucciarelli ha chiarito inoltre che “la tendenza sarà di decentrare il più possibile su specifiche aree di competenza territoriale gli acquisti di alcuni beni, privilegiando la componente del servizio e del progetto rispetto al valore del bene”.
Le strategie messe in atto da Consip non possono risultare completamente indolori in un settore tradizionalmente strutturato su modelli di mercato del tutto particolari; l’effetto voluto è quello di dare una “brusca sterzata” al modus operandi della pubblica amministrazione, e l’impatto immediato sul mercato di un simile fenomeno è costituito dall’abbassamento dei prezzi con la conseguente esclusione di molte Pmi, in particolare il canale distributivo dei concessionari, da convenzioni che si muovono su alti e altissimi volumi di fornitura. Per Luigi Genuardi, vicepresidente di Comufficio, e imprenditore del settore, i dealer devono assolutamente investire con decisione nell’informatizzazione aziendale e cambiare la loro filosofia proponendosi soprattutto come fornitori di servizi e soluzioni ad alto valore aggiunto; ma importante è anche la collaborazione, e in questo senso Comufficio e Asso.It, in quanto associazioni di categoria, devono porsi quali interlocutori per elaborare una serie di parametri comuni nel campo dell’Information & Communications Technology, in particolare quello dell’Office Imaging.

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