Sfuma il merge Corel/Inprise

Brusca battuta di arresto per i piani strategici di Corel, che si era detta intenzionata a diventare un assoluto protagonista del mercato di Linux attraverso il merge con Inprise. La notizia sulla cancellazione della prevista acquisizione di Inprise/Bo …

Brusca battuta di arresto per i piani strategici di Corel, che si era
detta intenzionata a diventare un assoluto protagonista del mercato
di Linux attraverso il merge con Inprise. La notizia sulla
cancellazione della prevista acquisizione di Inprise/Borland da parte
della software house canadese, ha gettato parecchi dubbi sulle sue
ambizioni nell’industria che sta nascendo intorno al sistema
operativo open source. Il prezzo piuttosto basso del titolo Corel, il
fattore che ha spinto Inprise a rivedere il previsto iter
dell’accordo, non gioca certo a favore di nuove acquisizioni. Un
altro elemento di incertezza viene dalla mancanza di accordi tra
Corel e i grossi costruttori di server, che invece privilegiano
concorrenti come Red Hat.
Michael Cowpland, amministratore delegato dell’azienda di Ottawa, ha
ammesso di essere rimasto "deluso" per la mancata conclusione
dell’affare Inprise/Borland. Questo non impedirà tuttavia a Corel di
continuare sulla sua strada di ulteriore penetrazione nel mercato
Linux. A conferma, Cowpland ha ripreso le voci che nello scorso
febbraio avevano stimato un volume di 30 milioni di dollari di
fatturato annuo relativi al solo segmento Linux. Rimane però il fatto
che Corel deve per prima cosa affrontare e risolvere i suoi problemi
finanziari. Il mese scorso, dopo aver riportato una perdita di 12,4
milioni di dollari nel suo primo trimestre fiscale, l’azienda ha
affermato che ulteriori perdite seguiranno anche nell’arco dei
prossimi sei mesi, con una situazione di cassa che a luglio rischia
di diventare seria. Il chief financial officer del gruppo, John
Blaine, ha annunciato – senza fornire ulteriori dettagli – un piano
di riduzione dei costi grazie al quale Corel punta a risparmiare fino
a 40 milioni di dollari. Secondo alcuni analisti, Corel può anche
sperare nelle conseguenze delle decisioni in ordine al caso Microsoft.

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