Secondo Gartner, molti fornitori di servizi mobili non sanno ancora valutare le opportunità che derivano dal mondo business e finiscono per legare ancorati al consumer.
I fornitori di servizi mobili fanno ancora fatica a capitalizzare contratti potenzialmente molto interessanti sul mercato corporate. E questo perché non sono in grado di focalizzarsi in modo adeguato sui reali bisogni di business dei clienti.
Lo sostiene Gartner in uno studio presentato proprio in questi giorni. Secondo la società di analisi, sono molte le realtà che non sembrano capaci di aggiornare le proprie strategie e che rischiano di restare confinate nel solo mondo consumer.
I contratti nel mondo corporate dovrebbero essere l’obiettivo e dovrebbe essere ancora più importante riuscire a lavorare su strategie di lungo termine.
Gartner rimprovera alle società di servizi di impegnare troppe risorse nella vendita di Sim card con piani tariffari complessi e nella formulazione di sconti basati sul rapporto di spesa invece che dedicare la necessaria attenzione allo sviluppi di servizi individuali personalizzati.
Secondo Gartner, le aziende che si avvicinano ai servizi mobili lo fanno in base a quattro priorità: gestione dei costi, gestione dei servizi, gestione della complessità dell’offerta, centralizzazione delle risorse.
In considerazione di queste priorità, i fornitori di servizi dovrebbero in primo luogo semplificare i contratti e le tariffe, introducendo tariffe flat e accesso gratuito alla voice mail. Reporting trasparente deve essere un ulteriore obiettivo, così come è importante lavorare sui contratti Sla (Service level agreement) che consentano di misurare non solo la qualità degli help desk, ma anche le performance di servizi quali le wireless mail.
Con il crescente utilizzo di servizi di accesso ai dati in mobilità, poi, è importante rendere disponibili soluzioni che estendano l’accesso remoto o valutare opzioni contrattuali che – ad esempio – diano alle multinazionali accesso ad accordi commerciali internazionali validi in più Paesi.
