Serve un cambiamento di paradigma

Le analisi svolte dall’Osservatorio Mobile & Wireless Business mostrano come la disponibilità di applicazioni mobile & wireless rende possibile già oggi il superamento di molte barriere alla comunicazione e al trasferimento della conoscenza. Tuttavia, …

Le analisi svolte dall’Osservatorio Mobile & Wireless Business mostrano come la disponibilità di applicazioni mobile & wireless rende possibile già oggi il superamento di molte barriere alla comunicazione e al trasferimento della conoscenza. Tuttavia, per sfruttare appieno il potenziale di queste soluzioni è necessario un cambio di paradigma che porti a guardare ai bisogni della persona e al contesto in cui essa opera e interagisce.

Per i mobile worker, infatti, la mobilità può rappresentare non solo una condizione professionale ma anche un “modo di vivere”, una necessità a fronte della quale è necessaria, ma non sufficiente, una risposta efficace in termini di strumenti e tecnologie. Occorre, infatti, ripensare in modo profondo processi e relazioni, in modo da rendere più sostenibili i modelli organizzativi, riconnettendo le persone ai loro network e, al tempo stesso, garantendo flessibilità, velocità e robustezza ai processi operativi e decisionali.

Un primo livello su cui intervenire, può essere quello di modificare le modalità di accesso alle informazioni: l’impatto è limitato tipicamente a un singolo task e i benefici possono essere misurati in termini di aumento di efficienza o livello di servizio. Ulteriori interventi possono essere fatti andando a ridisegnare uno o più processi, migliorando in modo significativo i principali indicatori di performance dei processi aziendali. Da ultimo, infine, è possibile immaginare un’evoluzione verso concetti di spazio di lavoro aperti e mobili, che potrebbero portare, nel lungo termine, a ripensare i legami di filiera e impostare nuove relazioni con i clienti finali. In questo scenario, il posto di lavoro sarà ovunque la persona ne avrà necessità e avrà voglia di impiegare le proprie capacità; l’orario di lavoro potrebbe venire “demitizzato”, consentendo al nuovo mobile worker di cogliere le opportunità di creare valore quando e dove serve, trovando nuovi equilibri tra lavoro e vita privata.

Le applicazioni mobile & wireless possono, dunque, abilitare un ripensamento dei processi, rendendoli riconfigurabili in modo indipendente da strutture organizzative rigide, costruendo uno spazio di lavoro virtuale che mette “la persona al centro” e le permette di lavorare, collaborare e accedere a informazioni e competenze ovunque sia e in qualunque condizione si trovi a operare.

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