Allegato a PC Open di marzo, il programma completo per il rendering e la modellazione 3D
Serif 3DPlus (allegato in versione completa al numero di marzo di PC
Open) rappresenta una particolare eccezione alla maggior parte degli
editor di grafica tridimensionale in commercio, visto che a fa della facilità
d’utilizzo il principale punto forza.
Gli strumenti che 3DPlus mette a disposizione, infatti, sono stati concepiti
per semplificare al massimo la creazione di elementi tridimensionali
di medio-bassa complessità, utilizzabili per brevi animazioni, ma che nel complesso
restituiscono risultati egregi se utilizzati per l’ambiente Web grafico.
Loghi, animazioni, pulsanti e scritte animate sono gli elementi che anche l’utente
meno esperto, con un po’ di fantasia, potrebbe generare in brevissimo tempo
e senza grosse difficoltà.
Prima di affrontare un progetto da zero l’utente può iniziare familiarizzando
con i modelli di autocomposizione sia per le animazioni, che per immagini tridimensionali.
Spunti di utilizzo interessanti sono reperibili anche sul sito ufficiale del
programma, da cui è possibile consultare anche un facile tutorial (in inglese)
e visionare lavori sottoposti da altri utenti.
Creando un progetto da zero, ci si trova di fronte ad una schermata così suddivisa:
l’ampia area centrale per il “disegno”, una barra degli strumenti standard a
sinistra, una serie di menu più complessi e variegati a destra, suddivisi in:
models, gallery, backgrounds, lights, materials, bevels.
La prima operazione da compiersi è decidere dimensione, orientamento e colore
(nero di default) del “foglio” su cui opereremo.
I Models (ossia gli oggetti che andremo ad inserire nella nostra scena) messi
a disposizione dal programma sono numerosi e sarà sempre possibile crearne di
nuovi a partire dalle forme basilari, anche se con qualche difficoltà in più.
è presente anche un elenco di oggetti ispirati alla realtà quotidiana, accessori
d’abbigliamento, elementi d’arredo, eccetera, tutti ordinati per categorie.
L’inserimento di un oggetto è solo il primo passo, soprattutto quando bisogna
mettere in relazione più elementi tra loro.
Il Distance tool è l’apposito strumento per muovere elementi
lungo l’asse di profondità, determinando un rimpicciolimento della figura, o
un ingrandimento, rispettivamente allontanando o avvicinando il punto visuale.
Lo strumento di rotazione lavora sui tre assi x,y,z separatamente, consentendo
così di orientare con facilità il modello a proprio piacimento.
Allo stesso modo si comporta lo strumento Stretch, che invece
si occupa di trasformare l’elemento, dilatando o stringendo un’asse rispetto
agli altri.
La gestione delle fonti di luce è semplice ed efficace e si basa su quattro
tipologie di illuminazione fondamentali, tra loro combinabili e regolabili attraverso
alcuni parametri, quali intensità e colore.