Sema ammette di essere in vendita

La societa ha confermato le voci di takeover. Tra i nomi dei possibili acquirenti spicca Schlumberger, una conglomerata con sede a New York e interessi che vanno dai servizi all’industria estrattiva del petrolio alle smart card.

Si è scatenata la corsa all’accaparramento di Sema Group, l’azienda
di servizi It entrata in un profondo stato di crisi. Le speculazioni
parlano di una cordata di cinque potenziali acquirenti tutti
interessati alla società, basata a Londra. Sema ha confermato le voci
di takeover tra i quali spicca il nome di Schlumberger una
conglomerata con sede a New York e interessi che vanno dai servizi
all’industria estrattiva del petrolio alle smart card. Secondo
l’agenzia Reuters, che cita fonti di origine bancaria, Schlumberger
sta allestendo un prestito di circa 3 miliardi di dollari per
finanziarie l’acquisizione. Ufficialmente l’aziende rifiuta ogni
dichiarazione relativa alle voci di mercato.
Ogni eventuale mossa da parte di Schlumberger potrebbe scatenare una
guerra di offerte perché Sema risulta molto attraente anche per i
suoi concorrenti nel mercato dei servizi. Logica e Cap Gemini Ernst &
Young sono due dei candidati più citati, anche se molti ritengono più
probabile un acquirente americano, desideroso di rafforzare la
propria presenza in Europa. Si è per esempio parlato anche di
Electronic Data Systems, Eds, anche se l’azienda texana gode già di
ottima reputazione oltreoceano. Negli ultimi tre mesi Sema ha dovuto
annunciare due profit alert e l’amministratore delegato Pierre
Bonelli ha detto che lascerà il suo posto, rendendo ancora più debole
una società la cui capitalizzazione è crollata da 10 miliardi di
sterline dei massimi di un anno fa ai 2,7 miliardi attuali.

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