Segnali di crisi anche dai matrimoni annunciati e poi traditi

Luglio/Agosto 2005, E così l’affare non è andato in porto. Dopo diversi mesi di corteggiamento, analisi e due diligence, Kaitech si è ritirata dall’affare Double One. Le misere spiegazioni parlano di "determinazione del prezzo …

Luglio/Agosto 2005, E così l’affare non è andato in
porto. Dopo diversi mesi di corteggiamento, analisi e due diligence, Kaitech
si è ritirata dall’affare Double One. Le misere spiegazioni parlano di
"determinazione del prezzo che non ha trovato riscontro con la valutazione
economico-patrimoniale effettuata da Kaitech". E questo ci sta anche. Da
una parte una azienda non si vuole svendere, dall’altra non è più
tempo di strapagare. Ciò malgrado Kaitech all’epoca della smentita dell’operazione
(lo scorso fine maggio) ha comunque fatto sapere che intende ancora crescere
per acquisizioni esterne. Comunicazione doverosa visto che questa realtà
è quotata in Borsa.
Ma di fatto rimane un’azienda, Double One, che deve trovare un nuovo corso per
la propria vitale ripresa. Al più presto possibile. E poco importa che
questa sia una necessità impellente a molte altre realtà del settore.
Perché in questo caso mal comune non è proprio mezzo gaudio. Anzi:
è quasi concorrenza sleale, perché sulla piazza ora ci si svende
meglio.

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