Segnalazioni «trasparenti» per Carife

La Cassa di Risparmio di Ferrara ha implementato uno strumento per migliorare le attività di comunicazione con gli organi di controllo del credito

Con oltre un secolo e mezzo di storia, Cassa di Risparmio di Ferrara è a capo di un gruppo che conta oltre 1.300 dipendenti e 140 sportelli, distribuiti su 15 province italiane. Si tratta di una realtà che comprende anche Banca Popolare di Roma, Banca di Treviso, Credito Veronese, Banca Modenese, Banca Farnese, Commercio e Finanza, Finproget e Carife Sim.


Con l’espansione del gruppo, la struttura del back office per le segnalazioni alla Banca d’Italia si è trovata caricata di una mole di dati sempre più ampia e di un numero di procedure in continua crescita. A oggi, infatti, per le sole realtà bancarie, sono oltre 270 le segnalazioni da inviare in un anno. «Oltre che un obbligo nei confronti di Banca d’Italia, che richiede tempestività e precisione nell’invio dei dati richiesti, le segnalazioni di vigilanza rappresentano per Carife anche un’opportunità, dal momento che in esse si trova descritta l’intera operatività dell’istituto – ha esordito Davide Filippini, condirettore centrale di Cassa di Risparmio di Ferrara -. Per questa ragione è molto importante che il livello qualitativo delle procedure di rendicontazione sia elevato. D’altra parte, tali procedure, sebbene complesse, non devono diventare per noi onerose, dal punto di vista del tempo e delle risorse dedicate».


Una scelta vigile


La soluzione utilizzata fino alla fine del 2004 per effettuare le segnalazioni agli Organi di Vigilanza era diventata obsoleta. Da un lato, infatti, richiedeva una preparazione degli operatori troppo lunga e complessa. Dall’altro, le procedure per la formazione del dato e la creazione dei documenti erano, parimenti, lunghe e complicate. Tutta la documentazione, poi, doveva essere conservata in archivi cartacei, una situazione che, con l’aumento dei dati da incrociare, era diventata insostenibile. Carife ha, quindi, deciso di diventare banca pilota nell’adozione dello strumento di segnalazione SdbMatrix, allora di Sdb, oggi società del gruppo Cedacri, con l’ausilio di quest’ultima. La sperimentazione, conclusasi nel settembre del 2005, è stata seguita nel novembre dello stesso anno dall’estensione della piattaforma a tutte le altre realtà del gruppo. Il progetto ha coinvolto 3 persone di Carife, affiancate da 5 risorse del partner.


Il software, utilizzato su tre postazioni utente, semplifica le singole fasi del processo di segnalazione e garantisce «una maggiore abilità nell’effettuare controlli raffinati e quadrature sui dati mediante tecniche evolute – ha concluso il manager -. In termini operativi, oggi siamo in grado di effettuare correzioni sui dati di input in modo veloce e unificato. Riusciamo, inoltre, a storicizzare le informazioni in elettronico, con la possibilità di consultare i dati relativi ai periodi pregressi». A detta dei vertici, poi, la gestione dei rilievi è decisamente migliorata. Partendo dal rilievo è, infatti, possibile risalire ai dettagli che hanno generato l’errore e le rettifiche possono essere inviate in massa oppure solo per ciò che serve. I benefici della soluzione sono, però, anche visibili concretamente, in quanto le fasi della rendicontazione sono online con notevole risparmio in termini di tempo/risorse per la produzione di basi informative, nell’ordine delle 2 ore rispetto al giorno impiegato in precedenza.

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