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Il secondo supercomputer europeo è a Bologna: Marconi100

Ibm e Cineca hanno avviato Marconi100, che risulta essere il nono supercomputer a livello globale, e secondo a livello europeo, dietro quello di Eni di Ferrera Erbognone secondo la classifica Top500.

Secondo le misure effettuate dal Cineca (Consorzio Interuniversitario per l’High Performance Computing formato dal Miur, 69 atenei italiani e 11 istituzioni pubbliche nazionali) Marconi100 offre una potenza di elaborazione di quasi 32petaFLOPS teorici di picco, cioè fino a 32 milioni di miliardi di calcoli al secondo.

Riducendo i tempi di simulazione digitale il supercalcolo è in grado di accelerare la conoscenza e il supporto alle decisioni e può essere di grande aiuto per affrontare le situazioni di gestione del rischio, come la misurazione dell’impatto ambientale, o le situazioni di crisi quali terremoti o altri eventi estremi come l’attuale pandemia.

Fonte: Top500.org

In particolare, uno dei primi progetti per Marconi100 è l’attuale utilizzo in chiave anti-Covid19 per individuare terapie in grado di ridurre l’aggressività patogena del coronavirus: per esempio, simulando digitalmente il comportamento delle proteine che permettono al virus di replicarsi per meglio identificare molecole e composti farmaceutici in grado di inibirlo.

Il consorzio con sede a Bologna è già partner di molti progetti attivi sia a livello nazionale sia internazionale e partecipa al progetto Exscalate4CoV, finanziato dalla Commissione Europea. 

Il Cineca è partner di oltre 20 progetti internazionali per lo sviluppo dell’infrastruttura europea di HPC e del suo ecosistema tecnologico e applicativo: nel campo della fisica del plasma con il progetto Eurofusion – il cui obiettivo è quello di determinare un significativo progresso nella produzione di energia da fusione -, nella scienza della materia e dei materiali con il progetto MAX (Material Science at Exascale), dell’ingegneria industriale con il progetto Exellerat Engineering e della fisica della terra solida con il progetto Cheese Solid Earth. Tutti progetti che beneficeranno dell’elevata capacità di elaborazione fornita da Marconi100.

Nvidia Cumulus

La progettazione e l’integrazione del sistema Marconi100 sono il frutto dell’esperienza di Ibm nella costruzione dei supercomputer Summit e Sierra. In maniera similare a entrambi, l’architettura di Marconi100 utilizza i processori Ibm Power9 e le Gpu Nvidia Tensor Core V100 così come l’interconnessione ad alte prestazioni Nvidia Mellanox InfiniBand in una topologia DragonFly+ ad alte prestazioni e ad alta scalabilità.

Marconi100 beneficia anche di otto petabyte di Ibm Elastic Storage Server con Spectrum Scale per sostenere un carico di lettura/scrittura ad alte prestazioni e offrire un’architettura di calcolo e di I/O bilanciata.

Ci si aspetta che l’uso di un’architettura di calcolo accelerata possa migliorare la produttività di molte applicazioni, con un significativo aumento delle prestazioni sia a livello di singolo nodo server che di cluster aggregati collegati attraverso la rete ad alte prestazioni Infiniband.

In termini di sostenibilità energetica l’aumento della potenza di elaborazione non comporterà un aumento dei consumi: il nuovo sistema potrà contare su una maggiore efficienza energetica, a parità di capacità di elaborazione, di un fattore pari a circa tre volte il sistema preesistente.

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